BERGAMO - Massimo Giuseppe Bossetti, muratore, incensurato, di Clusone, in provincia di Bergamo: è il nome del presunto assassino di Yara Gambirasio, reso noto pochi minuti fa. E' un muratore che avrebbe lavorato in quel cantiere di Mapello restato per mesi al centro delle indagini.
L'11 aprile scorso - il giorno dopo la conferma arrivata dalle analisi sui profili genetici che Giuseppe Guerinoni, l'autista di Gorno morto nel '99, era il padre biologico dell'assassino di Yara Gambirasio - gli investigatori avevano ascoltato un vecchio amico dell'autista di bus che vive a Clusone. Il testimone, infatti, aveva già raccontato in passato agli inquirenti di aver ricevuto da Guerinoni la confidenza che quest'ultimo aveva avuto una relazione con una donna della zona, ossia proprio di Clusone, la cittdina in cui è stato fermato il presunto omicida.
Il 26 aprile si era saputo che i carabinieri avevano prelevato un campione di Dna con un tampone salivare a una donna di 80 anni di Clusone. Il prelievo di saliva era stato inviato subito al Ris di Parma per la comparazione con quello del cosiddetto "Ignoto Uno". All'anziana donna i carabinieri erano arrivati sulla base di alcune voci di paese che le avevano attribuito una frequentazione negli anni Sessanta con Giuseppe Guerinoni.
L'11 aprile scorso - il giorno dopo la conferma arrivata dalle analisi sui profili genetici che Giuseppe Guerinoni, l'autista di Gorno morto nel '99, era il padre biologico dell'assassino di Yara Gambirasio - gli investigatori avevano ascoltato un vecchio amico dell'autista di bus che vive a Clusone. Il testimone, infatti, aveva già raccontato in passato agli inquirenti di aver ricevuto da Guerinoni la confidenza che quest'ultimo aveva avuto una relazione con una donna della zona, ossia proprio di Clusone, la cittdina in cui è stato fermato il presunto omicida.
Il 26 aprile si era saputo che i carabinieri avevano prelevato un campione di Dna con un tampone salivare a una donna di 80 anni di Clusone. Il prelievo di saliva era stato inviato subito al Ris di Parma per la comparazione con quello del cosiddetto "Ignoto Uno". All'anziana donna i carabinieri erano arrivati sulla base di alcune voci di paese che le avevano attribuito una frequentazione negli anni Sessanta con Giuseppe Guerinoni.
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