lunedì 10 settembre 2012

Corteo Alcoa, scontri e bombe carta a Roma. C'è l'interesse di un'azienda svizzera. Passera riprende la trattativa nel tardo pomeriggio



ROMA - Scontri, tensione e feriti a Roma al corteo e al sit-in dei circa 500 lavoratori Alcoa, giunti dalla Sardegna, in occasione dei vertice al ministero dello Sviluppo economico che deve fare il punto della situzione sul futuro dello stabilimento sardo. Bombe carta, petardi, cariche di alleggerimento delle forze dell'ordine e una tentata aggrassione al responsabile economico del Pd Stefano Fassina giunto al dicastero di via Veneto per solidarietà nei confronti dei lavoratori: questa la cronaca della mattinata durante la quale l'azienda ha confermato la chiusura degli impianti a fine anno. L'Alcoa, nel corso del tavolo al ministero dello Sviluppo economico, secondo fonti sindacali, avrebbe confermato lo spegnimento come da accordi già presi il 27 marzo. L'ad di Alcoa Italia, Giuseppe Toja, avrebbe ribadito che lo stop avverrà attraverso le modalità tecniche e funzionali finalizzate ad un successivo rifunzionamento.
Sono otto in tutto, al momento, i feriti degli scontri avvenuti tra le forze dell'ordine e gli operai dell'Alcoa davanti alla sede del ministero dello Sviluppo Economico. Si tratta di due operai e di sei appartenenti alle forze dell'ordine. I feriti delle forze dell'ordine sono tre carabinieri, un militare della Guardia di Finanza e due poliziotti della Questura di Roma (un ispettore e un funzionario). Altri otto agenti di polizia del reparto mobile hanno riportato lievi ferite, ma hanno preferito non farsi medicare rimanendo in servizio. La cancellata del ministero è stata oggetto di un fitto lancio di bombe carta e una è esplosa all'interno. Un mezzo della guardia di finanza è stato danneggiato durante i momenti di tensione. Quando i manifestanti hanno tentato di sfondare il cordone delle forze dell'ordine ci sono stati lanci sassi e carta contro agenti e mezzo. Probabilmente una bomba carta è esplosa vicino al mezzo danneggiandolo, seppur non gravemente.
Dure contestazioni a Fassina che stava rispondendo ai giornalisti, quando e' stato bersagliato di insulti e proteste.
"Ci avete venduti" e "Andate a lavorare", sono state le frasi che i lavoratori gli hanno urlato contro. Alle 13 circa e' iniziato l'incontro durante il quale pare sia stato confermato l'interesse per lo stabilimento dell'azienda svizzera Klesch. Per il Governo sono presenti il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti e il vice ministro al Welfare, Michel Martone. E' poi presente un'ampia delegazione degli Enti locali, guidata dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. Folta la delegazione sindacale, oltre trenta membri, tra i quali dirigenti nazionali dei metalmeccanici e i responsabili delle Rsu. Da Torino il ministro del Lavoro Elsa Fornero spiega che "non ci preoccupa la manifestazione. Ci preoccupa tutto il problema dell'Alcoa". verso le 16 l’incontro è stato sospeso.
Il tavolo al ministero dello Sviluppo è ripreso alle 18, con la partecipazione del ministro Corrado Passera, oltre che del sottosegretario Claudio De Vincenti, del viceministro al Lavoro Michel Martone, del presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, degli enti locali, dell'azienda e dei sindacati. La riunione è ripresa dopo oltre 2 ore di interruzione durante le quali Passera ha incontrato separatamente i rappresentanti della Regione e della Provincia. Nella pausa si sono svolti altri incontri separati. 

Nessun commento: