MILANO - Il Giornale' oggi in edicola ha nel tamburino che indica la direzione del quotidiano la firma di Alessandro Sallusti. Il direttore del giornale, ieri, dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna a 14 mesi di reclusione, aveva annunciato le dimissioni. Anche nell'editoriale di prima pagina Sallusti, annunciando le dimissioni "per rispetto ai lettori e ai colleghi", aveva spiegato che "Il foglio delle libertà non può essere guidato da una persona non più libera di esprimere ogni giorno fino in fondo il proprio pensiero perché fisicamente in carcere o sotto schiaffo da parte di persone intellettualmente disoneste che possono in ogni momento far scattare le manette a loro piacimento".
"Rigetto fermamente" le sue dimissioni. Così, in un intervento sul Giornale, l'editore del quotidiano Paolo Berlusconi conferma la sua "più totale fiducia" al direttore. "Ero fermamente convinto che alla fine avrebbero prevalso la giustizia ed il buon senso - scrive Paolo Berlusconi -. Fa male avere invece la conferma che in quanto a giustizia siamo davvero un Paese da terzo mondo, un Paese in cui si va in galera per un'opinione e agli arresti domiciliari per un omicidio". Pienamente d'accordo con Alessandro "quando rifiuta con decisione ogni scorciatoia, con un risarcimento o con l'affidamento ai servizi sociali, per evitare di subire questa insensata condanna. La sua è una battaglia di principio, in difesa del suo diritto di espressione e più in generale del diritto di tutti noi di vivere in un Paese democratico e liberale".
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