TORINO - "Dateci minor carico fiscale, stiamo morendo di Fisco". E' questa la richiesta fatta al governo dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, intervenendo al Lingotto agli Stati generali del Nord. "Siamo disponibili - ha anche aggiunto - a rinunciare a tutti gli incentivi in cambio di una riduzione della pressione fiscale a carico di imprese e famiglie".
Giorgio Squinzi si è detto d'accordo ad evitare "l'accanimento terapeutico" nei confronti di imprese senza futuro, così come proposto il manifesto presentato da Maroni.
Il numero uno di Confindustria non condivide invece la proposta leghista sui contratti territoriali. "Il contratto nazionale - ha spiegato - è ancora importante perché recepisce specificità e autonomia di categorie diverse". "Con il contratto nazionale si possono introdurre flessibilità e modi di gestire nuovi. Poi la contrattazione finale si può fare in azienda", ha aggiunto.
"Questo Paese - ha sottolineato Squinzi - ha vissuto per tre decenni da cicala sprecando molte risorse per sostenere imprese decotte. Siamo disposti a rinunciare agli incentivi, anche perché dei trenta milioni stimati dal rapporto Giavazzi di sostegno alle imprese solo poco più di tre arrivano a quelle private, ma chiediamo come ritorno una riduzione della pressione fiscale".
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