CAGLIARI - Due poliziotti e due operai Alcoa sono rimasti feriti negli scontri davanti all'assessorato regionale al Lavoro, a Cagliari dove da stamane manifestano i lavoratori per chiedere gli ammortizzatori sociali anche per le ditte che lavorano in appalto.
Secondo le ricostruzioni frammentarie, un gruppo di lavoratori ha cercato di entrare nei locali dell'assessorato insieme ad una delegazione sindacale. Una vetrata sarebbe stata infranta nel muro contro muro con le forze dell'ordine, posizionate davanti all'ingresso, sarebbero partite manganellate, che hanno colpito anche la rappresentante della Uil, Daniela Piras. Raccontano gli operai che sarebbe stato usato anche un estintore contro gli operai. Ora la tensione e' alle stelle, un operaio e' stato portato in Questura, un poliziotto al Pronto soccorso. Dentro è in corso l'incontro tra i sindacati e l'assessore per avere garanzie sugli ammortizzatori sociali.
Circa 500 operai dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese e dell'indotto hanno occupato gli uffici dell'Agenzia delle Entrate della citta' in provincia di Palermo, per "sensibilizzare il governo" sulla vicenda della reindustrializzazione del sito, che arranca mentre si profilano anche ostacoli per il secondo anno di cassa integrazione cui si dovrebbe fare ricorso in attesa che decollino i progetti per il futuro dell'impianto. I metalmeccanici, ha detto il segretario provinciale della Uilm, Vincenzo Comella, intendono restare nella sede dell'Agenzia delle Entrate almeno fino all'esito dell'incontro di questa sera tra il governo e i sindacati sulla situazione del gruppo Fiat. I lavoratori hanno tenuto stamattina un'assemblea in piazza Duomo a Termini Imerese, e hanno deciso di marciare in corteo fino alla sede dell'Agenzia delle Entrate, in piazza Marina, e di occuparne i locali. "Di Termini -ha affermato Comella- non si e' parlato nelle colloquio di sabato a Palazzo Chigi tra Monti e Marchionne. Vogliamo richiamare l'attenzione del governo sull'urgenza di individuare un percorso chiaro per Termini Imerese". Il sindacalista della Uilm ha sottolineato che il nodo piu' impellente e' quello degli esodati: "Se non si risolve la questione -ha spiegato Comella- non si potra' accedere al secondo anno di cassa integrazione. Dunque, sugli esodati servono risposte immediate".
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