LONDRA - Abu Hamza al-Masri ha lanciato un ultimo tentativo di evitare l’estradizione in Usa, chiedendo all’Alta Corte un provvedimento inibitivo.
L’istanza arriva dopo che la Corte europea dei diritti dell'uomo due giorni fa aveva respinto la richiesta da parte del chierico radicale e di quattro altri sospetti di fermare la decisione. Fonti di Whitehall dicono che Hamza potrebbe cercare di sostenere che non è in grado di viaggiare verso gli Usa.
E 'l'ultima mossa di una lunga battaglia legale in cui i cinque hanno sostenuto che avrebbero dovuto affrontare trattamenti disumani negli Stati Uniti.
Uno degli altri sospettati, Khaled Al-Fawwaz, avrebbe nuove prove a sostegno della sua causa contro l'estradizione.Si dice che sia stata cancellata l’accusa di essere un terrorista da parte delle autorità degli Stati Uniti e il ministro degli Interni è stato invitato a riconsiderare la sua decisione di approvare la sua estradizione. Resta inteso che un giudice ha già esaminato le carte depositate dinanzi al giudice e questo fatto non c’è.
Hamza, che ha perso entrambe le mani e un occhio combattendo l'Unione Sovietica in Afghanistan, è imputato negli Stati Uniti di 11 reati relativi alla presa di 16 ostaggi in Yemen nel 1998, al sostegno della jihad in Afghanistan nel 2001 e alla cospirazione per creare un campo di addestramento della jihad a Bly, Oregon nel 2000-2001.
Al-Fawwaz è stato incriminato - con Osama bin Laden e altri 20 - per il loro coinvolgimento nell’attacco alle ambasciate statunitensi a Nairobi e Dar es Salaam nel 1998. Al-Fawwaz affronta più di 269 accuse di omicidio.
Gli altri tre indagati sono Barbar Ahmad, Syed Ahsan Talha e Adel Abdul Bary.Ahmad e Ahsan sono accusati di gestire un sito web jihadista a Londra che ha fornito sostegno materiale al terrorismo. Bary è accusato insieme con Al-Fawwaz di essere stati collaboratori di Osama bin Laden a Londra.
Un portavoce del Ministero degli Interni ha dichiarato: "La Corte europea dei diritti dell'uomo ha dichiarato non c'era motivo di fermare l'estradizione di questi uomini. Continueremo a lavorare per garantire che siano consegnati alle autorità statunitensi nel più breve tempo possibile". E’ probabile che ciò accada in poche settimane.
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