domenica 20 maggio 2012

TERREMOTO DI MAGNITUDO 5,9 IN EMILIA ROMAGNA: TRE MORTI NEL FERRARESE, CROLLATI CAPANNONI E CASE, DONNA STRONCATA DA UN INFARTO

A Mirandola sgomberato l'ospedale a scopo precauzionale. Epicentro nella zona di Modena e Finale Emilia. Crolli segnalati anche a Cento e nella provincia di Rovigo. Danni ingentissimi in edifici storici, chiese e diverse abitazioni


Il crollo di una torre del Trecento a Finale Emilia
Il castello di Finale (foto da twitter)


BOLOGNA- Forte terremoto di magnitudo 5,9 in Emilia-Romagna con epicentro nella zona di Modena alle 4:04 di questa mattina. La scossa, sussultoria e della durata di una ventina di secondi, è stata avvertita nettamente in tutto il Nord Est ed anche in Lombardia e in Veneto. Un operaio di 29 anni di origine marocchina è morto nel crollo del capannone industriale nella zona di Bondeno, nel Ferrarese, gravemente danneggiato dal terremoto. Lo ha reso noto il responsabile della Protezione civile dell'Emilia-Romagna, Demetrio Egidi. A crollare sarebbe stato il capannone di una azienda a ciclo continuo di polistirolo espanso. Risulterebbero dei crolli di capannoni e campanile anche a Cento (Ferrara) e a Finale Emilia, in provincia di Modena, dove sarebbe venuta giù una casa apparentemente disabitata. Ci sono anche due morti nella zona di San'Agostino, per un altro crollo di un capannone di una fabbrica di ceramica.

Le vittime sono due operai italiani che lavoravano al reparto monocottura della Sant'Agostino Ceramiche, dove e' crollato il tetto della fabbrica. "Mi sembra di vivere un incubo", racconta Vittorio Battagia, rappresentante sindacale della fabbrica. Le vittime, Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni, avrebbero terminato il loro turno di lavoro alle 6. E' invece un operaio marocchino di 29 anni la vittima del terremoto a Ponte Rodoni, località di Bondeno. Lavorava alla Ursa, azienda di polistirolo espanso, e il suo turno sarebbe terminato alle 5. L'uomo è stato colpito in testa da una trave. 

In precedenza un'altra scossa di magnitudo 4.1 era stata registrata poco dopo l'una sempre tra Veneto, Emilia e Lombardia. Un'altra replica del terremoto di stanotte di magnitudo 5.9, la terza, è stata registrata con magnitudo 2.9 alle 5:44 sempre nella stessa zona, in provincia di Modena. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), l'ultimo sisma ha avuto ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro in prossimità del comune di Finale Emilia dove il centro storico sembra bombardato. "Abbiamo perso la città", ha commentato a caldo il sindaco. Sempre a Finale Emilia una persona risulta dispersa sotto le macerie di un casolare. La protezione civile ha invitato la gente a rimanere fuori casa fino alle 11.


La torre di Poggio Renatico prima e dopo (foto twitter)


L'assessore provinciale Stefano Vaccari su Twitter: Camposanto, il punto di prima accoglienza in fase di allestimento presso piazzale ex Atcm dietro la stazione ferroviaria
Finale Emilia: punto di prima assistenza al campo sportivo.
San Felice sul Panaro: punto di prima assistenza nei pressi dalla scuola media..
Sono segnalati crolli di campanili e tetti di chiese.




Danni ingentissimi, in particolare in edifici storici, chiese e diverse abitazioni. A Ferrara nella chiesa di Santa Maria in Vado è crollata la Madonna sul sagrato. Diverse auto sono state distrutte per i calcinacci in Ercole d'Este, via Montebello e Corso Giovecca. Peggio sembra la situazione in provincia, in particolare nell'Alto Ferrarese. A Stellata un uomo sarebbe in gravissime condizioni per il crollo di un edificio. A Poggio Renatico, Sant'Agostino e Renazzo si segnalano crolli di parte di chiese e campanili.
Notte di paura anche a Milano e in altre zone della Lombardia, dove la scossa è stata percepita distintamente. L'epicentro è stato successivamente piazzato a San Felice sul Panaro, nel Modenese, a 36 chilometri a nord di Bologna e l'ipocentro, secondo i rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), a 10,1 km di profondità. Oltre che in Emilia-Romagna, la scossa è stata avvertita distintamente anche in Toscana, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Il movimento, di tipo sussultorio, è durato una ventina di secondi, facendo uscire le persone dalle case.
La zona più colpita dalle scosse, tra Finale e Bondeno (tre morti)


A San Pietro in Casale una donna di 37 anni è morta per un malore  causato dallo spavento per il terremoto. La donna abitava nella frazione Sant’Alberto di San Pietro in Casale. I sanitari intervenuti al momento non hanno potuto però ancora stabilire definitivamente la causa del decesso. Sono stati inoltre accertati il crollo di una statua all’interno della Chiesa di San Giovanni in Persiceto e crepe e inagibilità alla chiesa di Caselle di Crevalcore (dalle case adiacenti sono state evacuate per precauzione 14 persone). A San Matteo della Decima sono caduti calcinacci nella chiesa e a Ronchi di Crevalcore sono cadute tegole dal tetto nella comunità terapeutica, il cui edificio ha riportato crepe interne sui muri. E' inoltre caduta la parte superiore della Torre del Castello di Galeazza. 
 A Mirandola, in provincia di Ferrara, si è proceduto all'evacuazione dei malati gravi ricoverati nell'ospedale cittadino. La decisione, si apprende dalla Protezione civile,è stata presa a scopo precauzionale dopo il terremoto che ha colpito la zona. Si sta evacuando anche una casa per anziani a Finale Emilia, sempre a scopo precauzionale.
La scossa è stata di poco inferiuore a quella che ha distrutto l'Aquila (6.2).
Secondo alcune segnalazioni giunte ai Vigili del fuoco di Rovigo, danni sarebbero stati registrati in alcuni edifici, tra cui un paio di campanili, nei paesi di Gaiba, Castelmassa e Stienta, nella provincia rodigina. Squadre dei pompieri sono all'opera in queste zone per verificare la staticita' di queste struttura.

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