giovedì 31 maggio 2012

Cinquantadue scosse nella notte, la più forte a Mirandola alle 6.20. Terremoto alle 5.16 anche nel golfo di Policastro


MODENA - Sono state 52 le scosse di terremoto registrate durante la notte nella zona dell'Emilia Romagna. Il terremoto più forte, tra quelli delle ultime ore, è stato registrato verso le 6.20, nei pressi di Mirandola (Modena). La scossa ha avuto una magnitudo di 3.6 ed è stata avvertita dalla popolazione. Al momento non si segnalano ulteriori danni.
Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), delle scosse registrate nella notte la più forte è stata in territorio lombardo alle 4:16, con magnitudo 2.7. Il sisma ha avuto ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni mantovani di Borgofranco, Magnacavallo, Ostiglia, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Quingentole, Revere, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Serravalle, Sustinente e Villa Poma, di quello veronese di Gazzo e di quello rodigino di Melara.
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 è stata registrata alle 5:16 al largo delle coste campane e lucane, nel golfo di Policastro. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 8,7 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni salernitani di Ispani, San Giovanni a Piro e Sapri, e di quello potentino di Maratea.

La gara di solidarietà per aiutare i terremotati è scattata. La corsa alle donazioni sta coinvolgendo un po' tutti, ricchi e poveri, giovani e anziani. Tutti, tranne le banche. Che non rinunciano ai loro balzelli, perfino quando si tratta di bonifici pro sfollati. Perfino su queste offerte, le banche alla loro commissione (che arriva fino a cinque euro) non ci rinunciano.
Il racconto del "Giornale" è emblematico. Francesco Baldisserotto si fa una camminata di tre chilometri per raggiungere la banca più vicina a casa, la Cassa di risparmio del Veneto, a Legnaro, per fare il suo versamento sul conto Mediafriends-Intesa Sanpaolo. Allo sportello della banca, di cui Baldisserotto non è correntista, gli chiedono una commissione: cinque euro sul bonifico. "Mi sono sentito preso in giro - dice lui, senza mezzi termini -. Ma come? Uno vuol aiutare i terremotati, viene a fare benficenza e le banche ne approfittano per saccheggiare le nostre tasche. No, mi spiace per i nostri sfortunati connazionali dell'Emilia, ma io a questo gioco non ci sto". 

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