mercoledì 25 gennaio 2012

Continua il blocco dei tir. Difficile la situazione in Sardegna. Il Governo studia le contromisura


ROMA - Sono 140 i presidi degli autotrasportatori questa mattina in tutta la Penisola. In Sardegna bloccati gli autotreni , ma anche le auto private sulla statale Carlo Felice e sulla statale Inglesiente. In pratica, l’isola è da considerare paralizzata in modo quasi totale.
Stabilimenti fermi, lo spettro dei benzinai chiusi e dei supermercati vuoti: è la situazione di questa mattina che si aggraverà durante la giornata, mentre il Governo annuncia la linea dura, assicurando all'Europa che saranno avviate "tutte le misure necessarie per porre fine ai blocchi". L'indicazione è arrivata ai prefetti dal ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri: ordinanze urgenti contro i blocchi dei tir. 


Spesa problematica
Per Confcommercio c'e' il rischio che ''l'interruzione di forniture importanti per le imprese e la mancata distribuzione di prodotti di largo e generale consumo alimentare possa impedire alle famiglie di fare la spesa regolarmente gia' dalle prossime ore''. La Coldiretti teme per la sorte di 50 milioni di euro di prodotti alimentari deperibili al giorno, tra latte, fiori, frutta e verdura che quotidianamente dalle aziende agricole e le stalle raggiungono i mercati e le industrie di trasformazione per arrivare sugli scaffali di negozi e supermercati. Prezzi della frutta alle stelle nei mercatini rionali di Roma. Stop anche per i tradizionali mercati in molte citta', dalla Sicilia alla Campania, al Piemonte. In diversi centri lunghe code ai distributori di benzina, che comincia a scarseggiare.



Coldiretti: 100 milioni di danni
Sono di oltre 100 milioni i danni subiti dall'agroalimentare Made in Italy a seguito del blocco della circolazione che impedisce le consegne dei prodotti deperibili come l'ortofrutta, il latte, i fiori, la carne e il pesce. E' questo il bilancio tracciato dal presidente della Coldiretti Sergio Marini a piazzale Flaminio a Roma nel corso della mobilitazione "Coraggio Italia!" che ha portato gli imprenditori agricoli a regalare ai pensionati italiani e alle famiglie in difficolta' frutta, verdura, uova e latte rimasti bloccati nelle aziende agricole e nei magazzini.


Tre arresti in Sicilia
Tre arresti in provincia di Ragusa nell'ambito dei presidi e dei blocchi degli autotrasportatori. La polizia e' intervenuta a Comiso nei confronti dei responsabili di violenza privata e danneggiamento ai danni di un autotrasportatore e di due automobilisti che non volevano aderire alla protesta. In una prima circostanza, in manette sono finiti Francesco Tummino, 39 anni, e Antonio Cantelli, di 63. Vittima un padroncino di Gela.

A Ercolano un distributore vendeva benzina a 1,999 euro. Sequestrato
I finanzieri del comando provinciale di Napoli hanno sequestrato ad Ercolano (Napoli) un distributore di benzina che applicava alla colonnina il prezzo di 1,999 euro sia per la verde che per il gasolio, maggiore rispetto a quello pubblicizzato all'esterno dell'impianto. L'operazione è scattata nell'ambito di controlli in materia di disciplina dei prezzi, intensificati anche per le difficoltà di approvvigionamento di carburanti dovuti allo sciopero degli autotrasportatori. Due i denunciati.


"Protesta regolare"
La protesta dei tir è regolare. Non c'è stata alcuna illegalità, replica Maurizo Longo, segretario generale della sigla Trasporto unito che ha lanciato la protesta dei tir con blocchi in tutta Italia. "Noi abbiamo un codice di autoregolamentazione che abbiamo rispettato fino in fondo. Tanto è vero che laddove ci sono state situazioni di tensione abbiamo allentato. Oggi abbiamo 150 punti che sono da noi registrati e sono stati comunicati alle questure - ha aggiunto - per cui a nostro giudizio, salvo qualche situazione di tensione che abbiamo stemperato, addirittura abbiamo sciolto alcuni presidi, la protesta è regolare".
"Anzi - ha spiegato Longo - abbiamo dato indicazioni di trasportare carburanti e derrate alimentari laddove necessario". Rispetto all'ordine di rimuovere i blocchi Longo ha precisato: "A noi allo stato attuale non risultano blocchi. Risulta invece un clima di partecipazione. Il clima nei presidi si è rasserenato. Hanno tutti voglia di capire se questo governo invece di affrontare le questioni con il ministero della Giustizia intende invece affrontarle con il ministero dello Sviluppo economico. Aspettiamo quanto meno una volontà nel comprendere le ragioni della protesta. Non chiediamo risorse economiche ma un sistema regolatorio chiaro che consenta alle imprese di avere una prospettiva".
La protesta - ha precisato Longo "terminerà venerdì. Dopo di che le manifestazioni possono assumere un'altra tipologia di dissenso".

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