lunedì 23 gennaio 2012

Blocco dei Tir, la protesta si allarga. Oltre 60 blocchi e presidi su tutta la penisola. Il punto di "Viabilità Italia"



ROMA - Si apre la settimana di scioperi contro le liberalizzazioni decise del governo Monti. Cominciano oggi i tassisti, che si fermeranno 14 ore dalle 8 alle 22. Confermato lo stop fino a venerdì dei tir. Sono oltre 60 i blocchi e presidi su tutta la penisola con gravi ripercussioni sulla viabilità autostradale. Il centro "Viabilità Italia" del ministero dell'Interno dice che i problemi principali si registrano intorno a Napoli, sia verso sud - all'uscita Mercato san Severino, verso la Caserta-Reggio Calabria, con 3 km di fila - che verso Roma.
La situazione è critica anche in Lombardia, tra Seriate e Bergamo verso Milano e sulla Tangenziale Sud di Torino.
In Puglia tra Foggia e Taranto (A14) sono chiuse ai mezzi pesanti le entrate di Foggia, Andria, san Severo e Poggio Imperiale.
Tra Basilicata e Calabria ci sono rallentamenti - per camion incolonnati - agli svincoli di Sicignano, Atena Lucana, Sibari, Tarsia Nord, Lametia Terme, Pizzo Calabro, Sant'Onofrio, Rosarno. Mezzi incolonnati anche a porto di Villa san Giovanni, per gli imbarchi verso la Sicilia.
In Abruzzo è bloccata totalmente la SS 652 tra Archi e Val di Sangro, ma in Puglia, Calabria e Campania si registrano rallentamenti sulle statali per la presenza di manifestanti.
Secondo il sindacato degli autotrasportatori Trasporto Unito alle 9.30 di oggi erano in corso una sessantina di "concentramenti", di cui diversi accanto a raffinerie e porti del sud.
Autostrade per l'Italia segnala anche code sulla A7 Genova-Milano all'uscita di Serravalle Scrivia e Vignole Borbera", con code in uscita a Genova Bolzaneto e verso Milano.
Ed ecco ora alcune segnalazioni particolari:
LAZIO - Alcuni autotrasportatori stanno bloccando le entrate dell'A1 a Cassino, Frosinone, Ferentino e Caianello. I caselli delle diramazioni di Roma Est, Nord e Sud sono presidiati dalla Polizia stradale che sta monitorando mezzi pesanti e taxi. 

NAPOLI - Anche nel Napoletano si registrano blocchi stradali. A Nola, Palma Campania e sulla Statale 7bis, il blocco al traffico è stato fatto con una cinquantina di Tir e un centinaio di persone. Sul posto presente la polizia. Decine di camion e Tir hanno bloccato le uscite autostradali di Caserta Sud, Capua e Santa Maria Capua Vetere, sostenuti dai volontari dei centri sociali del Casertano, e nel Napoletano. Gli autotrasportatori si dicono aderenti al Movimento dei "forconi". 

CALABRIA   Presidi di mezzi pesanti sono stati attuati nei punti strategici della viabilita'. Decine di mezzi sono parcheggiati a bordo carreggiata. In particolare risultano presidiati gli svincoli dell'A3, alcuni incroci della strada statale 106, e, sulla statale dei due mari che collega Catanzaro all'autostrada, lo svincolo di Settingiano, alle porte del capoluogo di regione. Sulla 106 i mezzi si sono radunati in locaita' Passovecchio, a Crotone, e, piu' a sud, a Belcastro (Cz). Al momento non ci sono blocchi per la circolazione, anche se in alcuni casi i camionisti, pur consentendo il transito dei veicoli leggeri, bloccano il passaggio dei camion.



PUGLIA  i camionisti hanno fermato i tir in prossimita' degli svincoli di entrata e uscita dell'autostrada A/14 e A/16 e delle principali strade statali. In particolare, sulla tangenziale di Bari ci sono lunghe code in prossimitàdegli ingressi in città', 4 km quella rilevata dalla Polstrada per l'ingresso 'Poggiofranco', mentre blocchi di tir sono segnalati sulla SS371 nei pressi di Specchiolla, nel brindisino, sulla SS7 di Taranto, nei pressi dello stabilimento Ilva, sulla SS106 Jonica e sulla SS 100 Taranto-Bari.
SICILIA presidi a Giarre e Caltagirone in provincia di Catania. Nel ragusano a Ragusa, Modica, Monterosso, Sampieri, Pozzallo, Donnalucata, Comiso e santa Croce Camerino.
MARCHE Sulla A14 e' bloccato il casello di San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno: decine di mezzi pesanti impediscono l'entrata e l'uscita degli autoveicoli. Un presidio anche all'altezza di Ancona Sud, brevi code in alri caselli, in particolare all'entrata di Fano.
LOMBARDIA Grossi problemi sul tratto bergamasco dell'autostrada A4: dalle 6,30 di questa mattina decine di autotrasportatori bloccano il casello di Bergamo dell'autostrada A4, non paralizzando del tutto il traffico ma facendo passare solo pochi mezzi per volta. Con il risultato di creare lunghissime code non solo in corrispondenza del casello del capoluogo (dove si sono superati i 4 chilomettri) ma anche in quelli di Seriate e Dalmine, dove gli automobilisti sono costretti ad uscire per evitare il blocco. Il traffico si riversa poi sulla viabilità' ordinaria, soprattutto la Tangenziale Sud e l'Asse interurbano di Bergamo, dove la situazione e' difficile. Dei presidi erano stati organizzati anche in corrispondenza dei caselli di Seriate e Grumello, ma si sono sciolti prima delle 9.
LIGURIA Forti rallentamentio e code all'usicta del casello du Genova-Bolzaneto e sul raccordo tra l'autostrada A10-Genova-Ventimiglia e la A7 Genova-Milano.
A 14 - Sulla A14 Bologna Bari Taranto, si legge sul sito Autostrade per l'Italia, sono chiuse per i veicoli merci le entrate di Poggio Imperiale, San Severo, Foggia e Andria. Ancora sulla A14 chiusa per tutti i veicoli l'uscita di Cesena nord, chiusa l'entrata di Forlì ed incolonnamenti in uscita. Sulla A7 Genova-Milano si possono verificare disagi alla circolazione a Serravalle scrivia e Vignole Borbera, code in uscita a Genova Bolzaneto. Possibili blocchi ed incolonnamenti anche in Lombardia sulla A4 a Capriate, Bergamo e Seriate. Stessa situazione sulla A1 Milano-Napoli nel tratto compreso tra Ceprano e Napoli, sulla A16 Napoli -Canosa tra Napoli e Benevento e su tutta la A30 Caserta-Salerno.

TORINO - Centinaia di tir stanno bloccando la tangenziale di Torino, impedendo la viabilità a ogni mezzo pesante e lasciando solo una corsia per le auto. L'uscita Asti Est è occupata e il traffico ostruito a tutti mezzi. I "forconi" del Piemonte si stanno organizzando per bloccare del tutto anche lo svincolo autoporto. Gli autotrasportatori del 'Movimento forconi Piemonte' si sono riuniti questa notte per organizzare la protesta contro il caro benzina. Lo sciopero contro il caro benzina è stato proclamato da TrasportoUnito e dovrebbe proseguire fino al 27 gennaio.
Il ministero dell'Interno segue "con molta attenzione" le proteste degli autotrasportatori, partite dalla Sicilia ma ora estese ad altre parti d'Italia, perché nulla esclude che questi malesseri possano sfociare in manifestazioni di tipo diverso". Lo ha affermato il ministro Annamaria Cancellieri.

Assemblee territoriali si sono svolte a partire da questa notte in varie regioni del paese e il numero delle imprese che hanno deciso di fermare i servizi continua a crescere ora dopo ora, dice Trasportounito.

"Proprio l'adesione - afferma Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito, in una nota - sta dimostrando la gravità della crisi in atto. Trasportounito, in quanto organizzazione autonoma e indipendente, si sta facendo interprete di un disagio che è reale e tangibile per le imprese così come per le famiglie dei tanti autotrasportatori che si stanno battendo per la sopravvivenza".

La protesta, da oggi fino al 27, era stata decisa nei giorni scorsi contro la mancanza di "provvedimenti certi del governo" sulla disciplina del settore (applicabilità dei costi minimi, tempi di pagamento e certezza del credito) e sugli aumenti dei costi (gasolio, autostrade, assicurazioni)..

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