sabato 26 aprile 2014

Ucraina: nuove sanzioni del G7 per la Russia


Un posto di blocco di filorussi a Slaviansk
KIEV - I separatisti filorussi dell'est dell'Ucraina accusano gli osservatori Osce rapiti ieri di essere "spie della Nato" e chiedono il rilascio di loro compagni "prigionieri". "Ieri abbiamo arrestato delle spie della Nato", ha detto uno dei leader dei separatisti di Donetsk, Denis Pushilin, davanti alla sede dei servizi segreti di Sloviansk, riferendosi ai 13 osservatori rapiti ieri nell'est. "La gente dell'Osce non sarà liberata. Sarà scambiata contro i nostri prigionieri".
Il G7 intanto affila le armi: preoccupato per la situazione in Ucraina, assicura che si muoverà rapidamente (entro la settimana) per imporre ulteriori sanzioni mirate sulla Russia  che potrebbero ulteriormente colpire i settori energetico e bancario. In una nota, i Sette Grandi si dicono preoccupati e ribadiscono la loro condanna per il ''tentativo illegale'' di Mosca di annettere la Crimea e Sebastopoli: azioni, quelle russe, che costeranno a Mosca. Nuove sanzioni - secondo quanto dichiarato da un responsabile americano - potrebbero arrivare gia' lunedi' e si andranno ad aggiungere a quelle gia' in vigore, aumentando di fatto i già ''significativi costi per l'economia russa''. Costi e tensioni che hanno spinto Standard & Poor's ha tagliare il rating della Russia, sceso a un gradino sopra il livello spazzatura, e la banca centrale del paese ad aumentare i tassi di interesse di mezzo punto percentuale al 7,5% in seguito ai rischi di inflazione legati alla caduta del rublo, sceso del 10% rispetto al dollaro dall'inizio dell'anno. Il G7 si dice ''profondamente preoccupato per i continui sforzi dei separatisti appoggiati dalla Russia di destabilizzare l'est dell'Ucraina''.

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