lunedì 21 aprile 2014

Courmayeur, si muove ancora la frana, chiuso 20 minuti il traforo del Bianco


COURMAYEUR - Un nuovo crollo sul Monte di La Saxe, che sovrasta Courmayeur, ha determinato la chiusura, per 20 minuti, del Traforo del Monte Bianco. Dalla montagna si sono staccati circa 2mila metri cubi di rocce e terra nell'area da cui, giovedì, si era staccato il "naso" della frana. Alcuni massi hanno raggiunto la Dora di Ferret, ma nessuno è rimasto coinvolto: la zona a rischio è già stata evacuata l'8 aprile.
"Nessuno può essere coinvolto nel crollo, aspettiamo che accada con tranquillità", rassicura il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriad, dopo i nuovi crolli. "Il motore della frana è l'acqua - spiega - per cui l'aumento delle temperature, e il disgelo, la porta a correre. Un fenomeno naturale - prosegue -, noto da molto tempo, che comporta la gestione di una attività complessa per limitare i disagi. Il fatto che nessuno possa essere coinvolto, dal momento che la zona interessata dal crollo è stata da tempo evacuata, ci permette di attendere questo evento naturale con assoluta tranquillità". 
"La situazione va deteriorandosi di giorno in giorno, ci sono diversi settori instabili", ha spiegato Davide Bertolo, dirigente della Struttura Attività geologiche della Regione Valle d'Aosta, dopo un sopralluogo in elicottero sul versante franoso del Monte di La Saxe. "Blocchi di volumi, anche importanti, si libereranno nei prossimi giorni", ha aggiunto.

Martedì è atteso in Valle d'Aosta il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, per un incontro con i vertici regionali e con Raffaele Rocco, commissario per l'emergenza della frana del Monte di La Saxe. Farà il punto della situazione con sopralluoghi e incontri con le parti coinvolte e parteciperà anche alla consegna dei lavori al raggruppamento temporaneo d'imprese che si è aggiudicato la realizzazione del vallo di protezione e del bypass.

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