martedì 29 aprile 2014

"Ecco come e perché Amanda e Raffaele uccisero Meredith: non fu un'orgia, ma una lite"

Amandfa Knox e Raffaele Sollecito
FIRENZE - Meredith Kercher venne colpita al collo "da due armi da taglio distinte". Una impugnata da Amanda Knox che provocò la ferita ritenuta mortale mentre l'altra da Raffaele Sollecito. Lo scrivono i giudici di Firenze motivando la condanna degli ex fidanzati. Sollecito e la Knox si sono sempre proclamati innocenti.
Ritiene di avere elementi indiziari "di sicuro affidamento" della presenza di Rudy Guede, Amanda Knox e Raffaele Sollecito nella casa dove venne uccisa Meredith Kercher "nelle immediate fasi successive all'omicidio" la Corte d'assise d'appello di Firenze. Nelle motivazioni della sentenza si parla di elementi "plurimi e concordanti". Secondo la Corte infatti Guede, la Knox e Sollecito hanno lasciato "tracce del loro passaggio per deposizione ematica del sangue della vittima che era fuoriuscito copiosamente dalle ferite".
La sera dell'omicidio di Meredith vi fu un litigio fra Amanda e la studentessa inglese con una ''progressiva aggressività'' all'interno della quale si può collocare la violenza sessuale di Guede su Meredith, ma ''non è credibile che fra i quattro ragazzi fosse iniziata un'attività sessuale di gruppo''. Lo scrivono i giudici. 
Fra Amanda e Meredith ''non c'era simpatia reciproca, anzi, la ragazza inglese nutriva molte riserve sul comportamento della coinquilina'', scrivono i giudici. Quella sera fu Amanda a far entrare nell'appartamento Guede. L'ivoriano ''tenne un comportamento poco urbano'', che infastidì Meredith, che chiese spiegazioni ad Amanda. La studentessa americana e Sollecito, che avevano fatto uso di sostanze stupefacenti, si erano ''raccolti in intimità''. In questa situazione di ''apparente normalità'' arrivò la discussione fra le due ragazze, ''che si inserì in un contesto che, sia per le condizioni psicofisiche degli imputati sia per il livello di esasperazione cui era giunta la convivenza fra le ragazze'' esplose nell'aggressività.
''La traccia biologica rinvenuta sul gancetto del reggiseno che Meredith Kercher Indossava la sera che fu assassinata, fu lasciata da Raffaele Sollecito'', scrivono ancora i giudici nella motivazione della sentenza sul delitto. Il gancetto fu quindi ''manipolato dall'imputato la sera dell'omicidio''.
Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudi Guede ''collaborarono tutti per il fine che si erano proposti: immobilizzare Meredith e usarle violenza''. Lo scrivono i giudici. Guede era animato dall' ''istinto sessuale'', Amanda e Sollecito da ''volontà di prevaricazione e di umiliazione di Meredith'', poi colpita con 2 coltelli.

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