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Majid al-Majid |
BEIRUT - Arrestato il capo di un gruppo jihadista che ha rivendicato l'attentato suicida all'ambasciata dell'Iran a novembre. Majid al-Majid, il "emiro" saudita di al-Qaeda legato alle Abdullah Azzam Brigades, è detenuto dall’intelligence dell’esercito a Beirut.
La televisione Al-Manar degli Hezbollah ha anche detto Majid è stato arrestato "recentemente". L'attacco all’ambasciata aveva ucciso 23 persone, tra cui l'addetto culturale iraniano.
Un chierico salafita vicino alle Abdullah Azzam Brigades, lo sceicco Siraj al-Din Zureiqat, aveva rivendicato la responsabilità in suo nome dell’attentato e aveva avvertito che gli attacchi continueranno in Libano finché le forze iraniane e gli Hezbollah non avranno smesso di combattere a fianco delle forze governative in Siria.
Gli investigatori successivamente avevano identificato i due attentatori suicidi come un uomo libanese con legami con intransigenti gruppi sunniti e un palestinese, con legami con il latitante esponente religioso sunnita, sceicco Ahmed al-Assir. Non si sa quando l'arresto di Majid al-Majid ha avuto luogo, ma è “attualmente interrogato in segreto". Due attacchi contro posti di blocco dell'esercito fuori dalla città meridionale di Sidone, il 15 dicembre erano stati, in realtà, tentativi di liberarlo. Un soldato e quattro uomini armati sono stati uccisi negli scontri successivi nel sobborgo di Majdelyoun.
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