venerdì 31 gennaio 2014

Il falso pentito Scarantino va da Santoro e poi lo arrestano (per violenza sessuale)

Vincenzo Scarantino
TORINO  - Il falso pentito Vincenzo Scarantino, è stato arrestato a Roma dalla Squadra mobile di Torino dopo aver partecipato alla trasmissione Servizio Pubblico di Michele Santoro. Nei confronti di Scarantino, il cui nome è noto per il depistaggio delle indagini sulla strage di via D'Amelio, l'accusa è di violenza sessuale: avrebbe abusato di una ragazza con problemi ospite di una comunità protetta dove Scarantino avrebbe sostituito un giorno un operatore, lavorando sotto falso nome.
"Le sere prima degli interrogatori mi leggevano tutto e io dovevo memorizzare tutto quello che sentivo". Lo aveva detto ieri Vincenzo Scarantino nell'intervista a Servizio Pubblico. Scarantino si era accusato, per poi ritrattare tutto, di aver procurato la Fiat 126 servita per la strage di via d'Amelio a Palermo i cui furono uccisi il procuratore aggiunto Paolo Borsellino e cinque poliziotti. Scarantino - nell'intervista di Dina Lauricella - ha raccontato come un gruppo di poliziotti lo avrebbe fatto studiare, preparandolo agli interrogatori. "Quindi i suoi continui ripensamenti, e le varie ritrattazioni avvengono sempre sotto minaccia?", chiede la giornalista. E Scarantino risponde: "Sì". "La mafia arriva, spara in faccia, spara in testa - aggiunge il picciotto della Guadagna - Subito uno si accascia, e muore. Lo Stato, invece, ti fa morire giorno dopo giorno".

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