mercoledì 25 dicembre 2013

La “Mani pulite” turca: si dimettono tre ministri, Erdogan in difficoltà

Il primo ministro Erdogan
Il ministri Caglayan e Guler, che si sono dimessi
ANKARA - Arrivano le prime dimissioni, reclamate a gran voce dall'opposizione e caldeggiate anche dal presidente Gul, per lo scandalo su corruzione e tangenti che sta scuotendo la Turchia. A lasciare sono prima i ministri dell' Economia, Zafer Caglayan e dell'Interno, Muammer Guler. A poche ore di distanza arrivano anche le dimissioni del titolare dell'Ambiente e della Pianificazione urbanistica, Erdogan Bayraktar. I figli, infatti, sono stati arrestati nell'ambito della tangentopoli turca.  
"Lascio il mio posto da ministro dell'Economia perché possa essere fatta piena luce su questa ignobile operazione che coinvolge il nostro governo", ha dichiarato Caglayan in un breve comunicato.  
La tangentopoli del Bosforo 
A tre mesi dalle elezioni amministrative la "mani pulite" turca fa traballare il premier Erdogan e il suo entourage. Il blitz anticorruzione ha portato all'arresto di nomi eccellenti della nomenclatura vicini al partito islamico Akp al potere, fra cui i figli dei ministri dell'Economia, dell'Interno e della Pianificazione Urbana. Tra i fermati anche il sindaco del distretto di Fatih a Istanbul, Mustafa Demir (del partito Akp), gli imprenditori Ali Agaoglu e Ruiza Sarraf e il direttore generale della banca pubblica Halkbank Suleyman Aslan. 
 Erdogan: complotto straniero
 Erdogan finora ha ignorato le pressioni a dimettersi definendo l'inchiesta come un complotto straniero per minare l'ascesa della Turchia e danneggiare il suo governo in vista delle elezioni di marzo. E nei giorni scorsi i vertici della polizia di Istanbul, responsabile delle indagini, sono stati decapitati: sono stati rimossi i capi dei cinque più importanti dipartimenti, fra cui quello per la criminalità finanziaria. 
Il presidente Gul: rimuovere i ministri coinvolti 

I ministri turchi coinvolti nel recente scandalo sulla corruzione e le tangenti dovrebbero essere rimossi dai loro incarichi. E' quanto lascia intendere il presidente Abdullah Gul rispondendo alle domande dei giornalisti alla vigilia di Natale. "Il primo ministro Erdogan sta facendo preparativi e valutazioni sulla questione" ha detto, annunciando anche un prossimo incontro tra i due. 

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