Expo, Maltauro resta in carcere, Paris ai domiciliari
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Enrico Maltauro |
MILANO - Il gip di Milano, Fabio Antezza, ha respinto la richiesta di arresti domiciliari di Enrico Maltauro, l'imprenditore vicentino tra gli arrestati nell'inchiesta sulla presunta "cupola degli appalti" di Expo. Maltauro rimane in carcere in quanto per il giudice "non sarebbero stati indicati eventuali familiari in grado di provvedere" alle sue necessità domestiche. Concessi invece i domiciliari ad Angelo Paris, l'ex manager di Expo arrestato l'8 maggio. Per il giudice "ha iniziato un percorso di rivisitazione della propria condotta" per via delle dichiarazioni rese durante i suoi interrogatori. Paris, difeso dagli avvocati Luca Troyer e Luca Ponzoni, è stato scarcerato in quanto, ad avviso del gip, avrebbe cominciato a rivedere la propria condotta e a collaborare con la magistratura come "emergente dalle dichiarazioni" da lui rese sia davanti allo stesso gip durante l'interrogatorio di garanzia, sia durante i due successivi interrogatori resi ai pm. Nei confronti della richiesta di scarcerazione presentata dall'ex manager di Expo i pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio avevano dato parere negativo.
Enrico Maltauro, difeso dagli avvocati Giovannimaria Dedola e Paolo Grasso, durante gli interrogatori, sia davanti al gip, sia davanti ai pm, Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, aveva fatto ammissioni e descritto il sistema architettato dalla presunta "cupola" dando così riscontro alla ricostruzione emersa dalle indagini della Procura.
Le dichiarazioni rese da Maltauro vanno comunque ancora approfondite, per quanto riguarda alcuni aspetti di contorno, da altri interrogatori come quello dell'ex esponente ligure dell'Udc-Ncd, Sergio Cattozzo, atteso per i prossimi giorni, e probabilmente di alcuni imprenditori. Alla richiesta di arresti domiciliari avanzata nei giorni scorsi da Maltauro, i pm hanno dato parere negativo.
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