ISLAMAMAD - Colpo di scena nel caso della cosiddetta "bimba blasfema" in Pakistan. L'imam Khalid Jadoon, protagonista della vicenda che ha portato in carcere la bambina cristiana Rimsha Masih, è stato arrestato dalla polizia dopo che testimoni lo hanno accusato di avere manipolato le prove contro la piccola aggiungendovi pagine del Corano bruciate. E' stato già chiesto al presidente Asif Ali Zardari di far liberare subito Rimsha.
''Un abitante del villaggio di Mehrabadi di nome Amaad e diventato poi il firmatario dell'accusa contro Rimsha - scrive il quotidiano The News - ha portato all'imam Masjid (principale predicatore della moschea) Mohammad Khalid Jadoon pagine bruciate di un Namaz (preghiere) e di un Noorani Qaeda (testo per apprendere la lettura del Corano)''.
Ma Jadoon, aggiunge, ''vi ha aggiunto altre pagine bruciate del Corano. Quando Zubair gli ha fatto notare che questo era scorretto, l'imam ha risposto, davanti anche agli altri due testimoni, che il suo obiettivo era di espellere tutta la comunità cristiana dal villaggio''.
Reagendo a questo, il presidente del Consiglio degli ulema pachistani, Tahir Ashrafi, ha chiesto al presidente Zardari di intervenire immediatamente. ''Non solo alla luce di quanto avvenuto deve far togliere la bambina dalla custodia della polizia - ha dichiarato - ma deve anche dare direttive per proteggerne la sua sicurezza''.
Infine Ashrafi ha chiesto al presidente della Corte Suprema, Iftikhar Chaudhry, di avocare a se il caso sottraendolo alla giustizia ordinaria.
Nessun commento:
Posta un commento