mercoledì 3 luglio 2013

Il Consiglio di Difesa: spetta al governo e non al Parlamento decidere sugli F35


ROMA - Il Consiglio supremo di Difesa nella sua riunione svoltasi al Quirinale alla presenza di Giorgio Napolitano. ha ribadito che la responsabilità dell'ammodernamento delle forze armate, nel quadro delle alleanze Ue e Nato, spetta al governo e non al Parlamento. E' quanto si legge nel comunicato emesso al termine della riunione dal Quirinale, comunicato che pare fare riferimento, pur non nominandola, alla mozione recentemente approvata dalla Camera nella quale si sostiene che spetta al Parlamento autorizzare i prossimi step degli ordini nella commessa degli F35, il caccia americano costruito da Lockheed Martin e partecipato da Finmeccanica del quale le nostre Forze armate hanno previsto un ordine di 90 esemplari per rimpiazzare i caccia attualmente in attività.
l comunicato del Quirinale ricorda che "la progressiva integrazione europea, in coordinamento con l'evoluzione della Nato, e la realizzazione di capacità congiunte costituiscono presupposti fondamentali per l'approntamento di forze in grado di far fronte efficacemente alle esigenze di sicurezza e di salvaguardia della pace. Questa è la prospettiva da perseguire, anche in considerazione della limitatezza delle risorse disponibili e dell'entità, da un lato, degli investimenti da effettuare per la sicurezza e la difesa e della gravità, dall'altro, delle esigenze di rilancio della crescita e dell'occupazione".
Alla riunione, presieduta dal capo dello Stato Giorgio Napolitano, hanno partecipato: il presidente del Consiglio, Enrico Letta; il ministro degli Esteri, Emma Bonino; il ministro dell'Interno, Angelino Alfano; il ministro dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni; il ministro della Difesa, Mario Mauro; il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luigi Binelli Mantelli.

"L'intervento del Consiglio supremo di Difesa è l'ennesima prova che il Parlamento viene concepito come ratificatore di provvedimenti del governo. E' sconvolgente che Napolitano avalli questo ennesimo schiaffo. Ci aspettiamo che come presidente del Consiglio di Difesa faccia chiarezza". Così Riccardo Nuti, capogruppo M5S Camera. "Fa venire i brividi pensare che mille persone elette dal popolo non possano pronunciarsi sull'acquisto di strumenti per le Forze Armate senza il consenso popolare, portando verso una forma di 'presidenzialismo di fatto', aggiunge Nuti.

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