mercoledì 26 giugno 2013

La strage giapponese di balene del Giappone davanti alla Corte dell’Aja

L’AJA - Australia e Giappone rIprendono la loro lotta per la caccia alle balene davanti alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) dell'Aja: oggi infatti le audizioni pubbliche prendono il via.
L'Australia sostiene che il programma di ricerca scientifica di Tokyo con l’uccisione delle balene è in realtà caccia commerciale sotto mentite spoglie.
Il Giappone - che mira a catturare fino a 1000 balene ogni anno - dice che è pronto a difendere il suo diritto di condurre la ricerca.
C'è stato un divieto di caccia commerciale dal 1986. L’ Australia ha avviato l'azione legale presso il tribunale superiore delle Nazioni Unite nel 2010.
La flotta baleniera giapponese si dirige verso il Pacifico del Sud nel mese di novembre o dicembre di ogni anno, con una quota di di balenottere minori e balenottere balene da catturare per quello che dice essere uno scopo di ricerca scientifica. La carne di balene è venduta in realtà commercialmente.
Negli ultimi anni, le catture sono diminuite notevolmente, soprattutto a causa delle tecniche di interruzione impiegati dagli attivisti anti-caccia alle balene della associazione Sea Shepherd.

Canberra asserisce che il programma di ricerca non viola le leggi internazionali e non ha alcuna rilevanza per la conservazione marina. Più di 10.000 balene sono state uccise nel quadro del programma “scientifico”.

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