ROMA - Un colpo alla Lega e due al Pdl. Mario Monti presentando la sua spending review guarda al passato e a quegli "errori gravi" di chi "ha schiacciato sulle generazioni future" il costo di una vita che il paese ha vissuto al di sopra delle sue possibilità portandolo ad avere una pressione fiscale da record. Critica anche la 'ricetta' di Alfano che nei giorni scorsi ha proposto che le imprese che hanno crediti con lo Stato non paghino le tasse per una cifra equivalente. "Se oggi c'é l'Imu - dice infatti il Professore - bisogna accettare l'amara verità che 3 anni fa è stata abolita l'Ici sulla prima casa senza valutare le conseguenze" in una situazione dei conti "precaria". Non solo: "Ho ricordato - aggiunge Monti - come è stato necessario introdurre l'Imu in un contesto molto degradato di finanza pubblica reso ancora più degradato dalla mancanza di crescita che derivava dalla carenza di azioni di politica economica e fino a poco tempo fa dalla mancanza di consapevolezza che l'Italia cresceva poco a dispetto di alcuni e un poco superficiali indicatori di benessere".
Insomma, "ci sono responsabilità ed errori gravi del passato che sono causa di un peso tributario oggi eccessivo", sentenzia. Ma è contro la Lega e la sua giornata di ribellione fiscale annunciata per domani che il premier appare più duro: 'Voglio esprimere parole di sdegno per chi ha governato ed intende proporsi al Governo del paese e che non puo' giustificare l'evasione fiscale. Non si può istigare a non pagare le tasse" scandisce il capo del Governo spiegando che "altri sono i modi in un paese serio per risolvere i problemi".
"Non ci può intimidire", sbotta Osvaldo Napoli che del rigore di Monti non salva praticamente nulla. "Il tecnico dei tecnici? Il governo Monti non è capace. Dia immediate dimissioni" gli fa eco Maurizio Bianconi che suggerisce una via d'uscita dignitosa con le dimissioni al professore i cui risultati sono stati "recessione, inflazione, disoccupazione, suicidi e bocciatura dei mercati". Ogni minuto in più del governo di tecnici è tempo rubato alla democrazia, dice in coro il Pdl. "A Monti che a pochi giorni dal voto amministrativo attacca piccato chi gli consente di governare e dice che è buona e giusta la tassa sulla prima casa" risponde a brutto muso il coordinatore del Pdl Ignazio La Russa: "va ricordato che a tagliare e mettere sempre nuove tasse è capace qualsiasi contabile a riposo diplomato in ragioneria. In confronto - conclude - il tanto censurato Tremonti mi sembra un gigante". Gianni Fava, Lega Nord, usa sarcasmo nei confronti del governo: "Direi che è surreale quello che sta accadendo. Il Governo dei tecnici, da un lato, chiede aiuto ad un altro tecnico per fare il lavoro che esso stesso è stato chiamato a svolgere (Enrico Boindi, ndr), dando sostanzialmente in subappalto il mandato ricevuto dalle Camere e, dall'altro, rispolvera il politico buono per tutte le stagioni, Giuliano Amato, per fare un lavoro che il Parlamento è in grado benissimo di fare da solo. Oltre che per la situazione catastrofica del nostro Paese, queste ultime decisioni di Monti gli fanno dilapidare tutta la credibilità che si è costruito nella sua vita, fino a prima di varcare la porta di Palazzo Chigi".
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