Il ministro Piero Giarda |
ROMA. - "La massa di spesa che oggi e' sotto attenzione ammonta a circa un centinaio di miliardi di euro diviso tra Stato, Enti previdenziali, Regioni ed Enti locali.
“Ed e' la parte di spesa valutata come aggredibile nel breve periodo". Lo afferma il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, intervistato a Radio Vaticana. "Se si guarda lontano - aggiunge - la spesa su cui si può intervenire si può considerare pari ad almeno 300 miliardi di euro. Ci stiamo dedicando un po' all'uno e all'altro di questi potenziali di intervento".
"In tutto il settore pubblico, dallo Stato fino all'ultimo dei comuni, il Paese non si e' ancora adattato alle nuove condizioni", aggiunge Giarda. "C'e' un paese che, purtroppo o per sfortuna, un po' per nostra incapacità, sono quasi dieci anni che non cresce piu'. Come una famiglia in cui i redditi restano stabili nel tempo e non ci sono posti, sezioni dove si annidano sprechi maggiori ma e' tutto il comparto che va rivisto e analizzato".
La revisione della spesa e' un'operazione con cui si cerca di "portare alla luce sprechi e inefficienze" con l'obiettivo di far pagare qualche tassa in meno e emettere meno titoli del debito pubblico, ha detto Giarda.
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