Perquisizioni a Coverciano dove è in ritiro la nazionale: indagati Criscitoe Bonucci. Arrestato anche il giocatore dell'AlbinoLeffe Gritti
Antonio Conte, indagato per associazione a delinquere |
Stefano Mauri (Lazio), arrestato |
CREMONA - Nuovo clamoroso blitz della polizia contro il calcioscommesse. Arresti e perquisizioni in Italia e all'estero nei confronti di soggetti appartenenti ad un'organizzazione transnazionale dedita alle combine degli incontri di calcio con base a Singapore e in Ungheria.
I 19 provvedimenti restrittivi (dieci dei quali riguardano ex giocatori e calciatori di A, B e Lega Pro) sono stati emessi dal Gip del tribunale di Cremona Guido Salvini nell'ambito dell'inchiesta 'Last Bet', coordinata dal procuratore Roberto Di Martino che nel giugno e nel dicembre dell'anno scorso ha portato a diversi arresti. L'operazione di oggi è stata condotta dalle squadre mobili di Cremona, Brescia, Alessandria e Bologna, coordinate dagli uomini del Servizio centrale operativo
Ci sono anche calciatori di serie A tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Cremona nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. Il capitano della Lazio, Stefano Mauri, è stato arrestato: tra i destinatari del provvedimento d'arresto ci sono anche l'ex giocatore del Genoa, ora al Padova Omar Milanetto e il calciatore dell'Albinoleffe Matteo Gritti. Il gip di Cremona Guido Salvini non ha accolto la richiesta di arresto avanzata dalla procura nei confronti dell'attaccante del Genoa Giuseppe Sculli, indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
A Mauri e a Milanetto gli inquirenti contesterebbero il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre. Sarebbero stati anche accertati diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell'organizzazione criminale.
Perquisizioni sono state compiute dalla polizia anche nei confronti di Antonio Conte. L'allenatore della Juventus è indagato per associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. La reazione di Conte è quella di una persona completamente estranea e fortemente determinata a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati". E' il commento di Antonio De Rencis, avvocato del tecnico della Juventus. Il coinvolgimento di Conte è dovuto al periodo in cui era allenatore del Siena. E' stato il calciatore Filippo Carobbio a chiamarlo in causa per Novara-Siena del 30 aprile 2011. "Lo stesso allenatore Antonio Conte - aveva raccontato Carobbio - ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio".
Nel ritiro della Nazionale a Coverciano sono state eseguite perquisizioni, destinatario il giocatore Criscito. Secondo quanto si apprende, il difensore azzurro - che gioca nello Zenith di Mosca - è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva nell'ambito dell'indagine cremonese. Perquisita anche la casa di Sergio Pellissier. Il capitano del Chievo è anch'egli ufficialmente tra gli indagati nell'inchiesta di Cremona.
“Voglio essere sentito al più presto dai pm di Cremona, anche domani, per chiarire tutto". E' questa l'intenzione espressa da Domenico Criscito dal ritiro della Nazionale dove stamattina è stato raggiunto da un avviso di garanzia della Procura di Cremona. Criscito, fa sapere il suo procuratore Andrea D'Amico, lo ha chiesto ai suoi legali.
A Mauri e a Milanetto gli inquirenti contesterebbero il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre. Sarebbero stati anche accertati diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell'organizzazione criminale.
Perquisizioni sono state compiute dalla polizia anche nei confronti di Antonio Conte. L'allenatore della Juventus è indagato per associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. La reazione di Conte è quella di una persona completamente estranea e fortemente determinata a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati". E' il commento di Antonio De Rencis, avvocato del tecnico della Juventus. Il coinvolgimento di Conte è dovuto al periodo in cui era allenatore del Siena. E' stato il calciatore Filippo Carobbio a chiamarlo in causa per Novara-Siena del 30 aprile 2011. "Lo stesso allenatore Antonio Conte - aveva raccontato Carobbio - ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio".
Nel ritiro della Nazionale a Coverciano sono state eseguite perquisizioni, destinatario il giocatore Criscito. Secondo quanto si apprende, il difensore azzurro - che gioca nello Zenith di Mosca - è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva nell'ambito dell'indagine cremonese. Perquisita anche la casa di Sergio Pellissier. Il capitano del Chievo è anch'egli ufficialmente tra gli indagati nell'inchiesta di Cremona.
“Voglio essere sentito al più presto dai pm di Cremona, anche domani, per chiarire tutto". E' questa l'intenzione espressa da Domenico Criscito dal ritiro della Nazionale dove stamattina è stato raggiunto da un avviso di garanzia della Procura di Cremona. Criscito, fa sapere il suo procuratore Andrea D'Amico, lo ha chiesto ai suoi legali.
Agli atti dell'indagine di Cremona che ha portato agli arresti c'è anche il resoconto di un summit in un ristorante genovese, il 10 maggio 2011, nei giorni precedenti la partita Lazio-Genova. Al "vertice" parteciparono Giuseppe Sculli, il calciatore della Nazionale Domenico Criscito, un pregiudicato bosniaco e due dei maggiori esponenti degli ultrà del Genova. L'incontro è stato documentato dagli agenti della polizia che hanno condotto le indagini.
Altro azzurro indagato nell'ambito dell'inchiesta calcioscomesse. E' il difensore Leonardo Bonucci (Juve). Di lui parla l'ordinanza del Gip Salvini che ha emesso 19 provvedimenti restrittivi fra cui Mauri e Milanetto. Il 15/3 - scrive - Masiello dice che per Udine-Bari 2009-10 fu proposta la combine. Parlo'coi compagni "trovando consensi in Bonucci, Parisi, Salvatore Masiello, Belmonte". La combine saltò ma "a quanto so io, Bonucci,Belmonte e Parisi giocammo" agevolando "la segnatura di 3 reti". La procura di Bari è titolare del fascicolo d'indagine che riguarda la squadra pugliese, in cui militava Bonucci all'epoca dei fatti. Spetterà dunque ai magistrati pugliesi vagliare la posizione del giocatore
Altro azzurro indagato nell'ambito dell'inchiesta calcioscomesse. E' il difensore Leonardo Bonucci (Juve). Di lui parla l'ordinanza del Gip Salvini che ha emesso 19 provvedimenti restrittivi fra cui Mauri e Milanetto. Il 15/3 - scrive - Masiello dice che per Udine-Bari 2009-10 fu proposta la combine. Parlo'coi compagni "trovando consensi in Bonucci, Parisi, Salvatore Masiello, Belmonte". La combine saltò ma "a quanto so io, Bonucci,Belmonte e Parisi giocammo" agevolando "la segnatura di 3 reti". La procura di Bari è titolare del fascicolo d'indagine che riguarda la squadra pugliese, in cui militava Bonucci all'epoca dei fatti. Spetterà dunque ai magistrati pugliesi vagliare la posizione del giocatore
Anche il presidente del Siena Massimo Mezzaroma sarebbe indagato e nei suoi confronti sarebbero scattate delle perquisizioni. A chiamare in causa il presidente dei bianconeri è stato Carlo Gervasoni che agli inquirenti ha raccontati di aver saputo tramite il gruppo degli 'Zingari' che Mezzaroma avrebbe pagato due giocatori di un'altra squadra.
All'ex bomber della Nazionale Beppe Signori la Procura di Cremona contesta anche il reato di riciclaggio, in concorso con l'ex calciatore Luigi Sartor, un suo amico, Luca Burini, e il suo commercialista Daniele Ragone. Questi ultimi due sono stati posti agli arresti domiciliari. L'accusa riguarda della movimentazione di denaro, attraverso una società panamense, proveniente dalle scommesse. Signori e Sartor rimangono a piede libero in quanto erano già stati arrestati nella prima tranche dell'inchiesta.
Nessun commento:
Posta un commento