Le immagini di una videocamera di sorveglianza mostrano "un uomo, non un giovane" appostato con un telecomando dietro un chiosco, da dove poteva vedere tutta la scena del massacro. Ora sono in corso le analisi
BRINDISI - "Abbiamo acquisito delle immagini significative che aprono uno spiraglio e che ci consentono di dire che non navighiamo al buio. Ci permettono di fare approfondimenti mirati". Lo ha detto il procuratore di Brindisi sull'attentato davanti alla scuola Morvillo Falcone. "C'è l'identikit di chi ha posizionato l'ordigno davanti all'istituto", ha spiegato, sottolineando : "E' opera di un esperto di informatica".
BRINDISI - "Abbiamo acquisito delle immagini significative che aprono uno spiraglio e che ci consentono di dire che non navighiamo al buio. Ci permettono di fare approfondimenti mirati". Lo ha detto il procuratore di Brindisi sull'attentato davanti alla scuola Morvillo Falcone. "C'è l'identikit di chi ha posizionato l'ordigno davanti all'istituto", ha spiegato, sottolineando : "E' opera di un esperto di informatica".
"Il congegno - ha detto il procuratore - non è particolarmente complesso ma non alla portata di tutti". Le indagini "accreditano l'ipotesi di un ordigno azionato tramite un telecomando. Un congegno che consente di vedere la scena", ha aggiunto. "In termini di probabilità, non in termini di certezza, ci è sembrato di poter escludere la matrice mafiosa" . "Un'analisi condivisa anche dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. Potrebbe essere un gesto isolato", ha poi concluso. Un quadro che smorza la paura che si respira densa da ieri, non solo a Brindisi. E sembra esserci un primo identikit: il procuratore non vuole sbilanciarsi ma quelle immagini sono "buone, importanti" e si vede "un uomo, non un giovane", che "dalle caratteristiche somatiche non sembra uno straniero".
L'attentato alla scuola di Brindisi ''potrebbe essere un gesto isolato e individuale". In ogni caso c'è stata"'una volontà stragista". "Non è impossibile - ha aggiunto il procuratore - che tutta l'organizzazione sia stata fatta da una persona sola".
"Abbiamo delle buone immagini. Non ce le hanno regalate ce le siamo andate a cercare. Immagini che possiamo ricollegare con quasi certezza all'attentato". Queste le parole del procuratore della Repubblica a Brindisi, a proposito di filmati riguardanti l'attentato. La pista stragista (con motivazioni personali, politiche o di altro genere: è da stabilire) è quella che prevale sulla pista dell’attentato di stampo mafioso. La presenza del timer conferma che l’attentatore voleva uccidere: secondo una delle ipotesi, il comando elettronico potrebbe aver innescato un sensore volumetrico che ha azionato detonatore ed esplosione di gas al passaggio delle prime studentesse scese dal pullman.
L’individuo che la polizia sta cercando di identificare era appostato in maniera tale da avere perfetta visione dell’area che sarebbe stata spazzata dall’esplosione, ed evidentemente da potersi riparare dallo scoppio, certamente dietro il chiosco. L’acquisizione del video, che rappresenta una svolta importante nelle indagini, è dovuta alla prima azione investigativa, quella della racclta sul campo di ogni elemento materiale e testimoniale utile per evitarne la perdita nelle ore e nei giorni successivi. Ora è il momento delle analisi, ha detto il procuratore, e della ricerca di riscontri alle stesse.
L’individuo che la polizia sta cercando di identificare era appostato in maniera tale da avere perfetta visione dell’area che sarebbe stata spazzata dall’esplosione, ed evidentemente da potersi riparare dallo scoppio, certamente dietro il chiosco. L’acquisizione del video, che rappresenta una svolta importante nelle indagini, è dovuta alla prima azione investigativa, quella della racclta sul campo di ogni elemento materiale e testimoniale utile per evitarne la perdita nelle ore e nei giorni successivi. Ora è il momento delle analisi, ha detto il procuratore, e della ricerca di riscontri alle stesse.
Stazionarie intanto le condizioni delle quattro ragazze rimaste gravemente ferite dallo scoppio dell'ordigno. Ha ripreso conoscenza, ma le sue condizioni restano critiche: sono notizie fornite dall'ospedale di Lecce nel bollettino medico emesso poco fa sulle condizioni di salute di Veronica Capodieci. La studentessa di 16 anni, che era insieme a Melissa Bassi, è stata investita in pieno dall'esplosione dinanzi alla scuola "Morvillo Falcone" di Brindisi.
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