Alfano e Berlusconi |
Ricompattare il centrodestra e allargare all'Udc. Questo l'obiettivo di Silvio Berlusconi e dello stato maggiore del Pdl. Un obiettivo che, spiegano fonti di via dell'Umilta', si raggiungerebbe attraverso la nascita di un nuovo Governo targato Pdl e Lega e a cui si aggiungerebbero i centristi. E' su questo, riferiscono le stesse fonti, che il premier e il partito starebbero ragionando in queste ultime ore.
La carta che Berlusconi potrebbe giocarsi e' quella del segretario,Angelino Alfano, quale prossimo inquilino di Palazzo Chigi, con l'economista Mario Monti al posto di Giulio Tremonti in via XX Settembre.
Del resto, e' il ragionamento, il Pdl e la Lega sono ancora maggioranza al Senato. Alla Camera sono sotto di pochi voti e con un'operazione di questo genere, sono convinti in via dell'Umilta', si recupererebbero anche quei 'malpancisti' che sono fuoriusciti o che sono in procinto di abbandonare la maggioranza.
Del resto, e' il ragionamento, il Pdl e la Lega sono ancora maggioranza al Senato. Alla Camera sono sotto di pochi voti e con un'operazione di questo genere, sono convinti in via dell'Umilta', si recupererebbero anche quei 'malpancisti' che sono fuoriusciti o che sono in procinto di abbandonare la maggioranza.
Presupposto di questa nuova strategia, inoltre, e' il fatto che da tempo Pier Ferdinando Casini ha detto pubblicamente che l'Udc sarebbe stato disponibile ad appoggiare un nuovo Governo di centrodestra solo a condizione di un passo indietro di Berlusconi. Passo indietro che il Cavaliere fara' ufficialmente sabato, dopo l'ok finale al Ddl stabilita'.
Quindi, e' la conseguenza diretta, stando alle parole di Casini, non ci sarebbero piu' ostacoli per un Governo di centrodestra che riunifica tutte le forze moderate. Un modo, viene ancora spiegato, per sparigliare le carte e riprendere in mano le fila della trattativa. Il Pdl, inoltre, cosi' mira anche a 'riprendere' la Lega, contraria a qualsiasi ipotesi di Governo diverso e pronta a stare anche all'opposizione.
I primi a dare segnali di insofferenza sono stati stanotte i senatori del Pdl i quali, tra l'altro, hanno rimarcato con forza al presidente del Consiglio, sempre secondo quanto si apprende, che si deve partire dal presupposto che al Senato il centrodestra ha una maggioranza solida. E quindi il boccino non puo' che rimanere nelle mani della coalizione che ha governato fino ad ora.
Nessun commento:
Posta un commento