ROMA - Il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, mette in guardia l'esecutivo da un eventuale sì della Giunta delle elezioni di Palazzo Madama alla decadenza di Silvio Berlusconi. "Se il voto dovesse essere politico, e quindi rispecchiare le distinzioni delle forze in campo - ha tuonato Schifani - la convivenza sarebbe impossibile".
In Giunta delle elezioni "chiederemo un voto di merito sulla non decandenza o in subordinata una devoluzione alla Corte costituzionale o alla Corte Europea". Così Schifani illustra la linea che il Pdl adotterà nella Giunta di Palazzo Madama.
Schifani torna poi sulla richiesta di sostituire chi, tra i membri senatori, ha già espresso le proprie valutazioni in merito alla decisione sul caso Berlusconi. "E' un fatto inaccettabile e gravissimo. Quando si hanno funzioni giurisdizionali e si va in Camera di Consiglio per deliberare nel segreto del dibattito si è tenuti a non esprimere prima le proprie valutazioni. Questo principio è stato violato", ha spiegato il senatore del Pdl. Ma il presidente del Senato Piero Grasso ha replicato a questa richiesto dicendo che "il potere di rinnovare i componenti della Giunta per le elezioni c'è solo in determinati casi tra i quali certamente non rientra l'espressione di opinioni sulle questioni sottoposte alla valutazione della Giunta".
Schifani è poi tornato a dire che non saranno allungati i tempi della decisione in Giunta ma si chiede il "diritto di difesa" che ha Silvio Berlusconi, come "riconosciuto anche da autorevoli esponenti del Pd". "La linea del Pdl - ha aggiunto - è fondata su motivazioni giuridiche, la norma in discussione (la legge Severino, ndr) non è retroattiva".
Cancellieri: "Riflettere sulla legge Severino" - Sul tema della costituzionalità della legge Severino "si sono espresse persone di grande competenza e non sospette di partigianeria, quindi è giusto rifletterci". Questo il parere del ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. "Io personalmente - ha riferito Cancellieri - non ravvedo" profili di incostituzionalità per quanto riguarda la legge Severino, ma - ha aggiunto - occorre tener presente che in questa direzione "si sono espressi giuristi con competenza di gran lunga superiore alla mia, persone di grande pulizia morale e valore tecnico, che stimo moltissimo e sulle quali non ci sono sospetti di partigianeria. Se persone di questo livello" hanno espresso dubbi sulla costituzionalita' della legge, ha aggiunto, "come minimo bisogna rifletterci".
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