BRUXELLES - "Sono allibito. Se lo spionaggio della Nsa sull'Europa rivelato dai documenti di Snowden venisse confermato, sarebbe inaccettabile". Così il vicepresidente vicario del Parlamento Ue, Gianni Pittella, ha reagito alla notizia delle ultime indiscrezioni sul caso Datagate. Dopo essersi consultato con il presidente Schulz, Pittella ha affermato che "verranno chieste immediate spiegazioni e che c'è il rischio che il rapporto tra Ue e Usa si incrini".
L'agenzia di spionaggio americana Nsa si sarebbe infatti infiltrata nella rete di computer europei. E' quanto afferma il "Der Spiegel", citando dei file in possesso della talpa Edward Snowden. Secondo la rivista tedesca, le prove sarebbero contenute in un documento del settembre 2010 della National Security Agency, in cui l'Europa viene definita un "target".
Secondo Der Spiegel, circa cinque anni fa i responsabili della sicurezza Ue, a causa di disturbi nelle telefonate, si sono accorti che alcune delle comunicazioni del Justus Lipsius, il palazzo che ospita il Consiglio Ue e i Vertici dei leader europei, venivano intercettate a distanza. Le ricerche avviate da quel momento hanno permesso di scoprire che le intercettazioni erano gestite da una delle aree schermate accanto al quartier generale della Nato, nella vicina Evere, dove la Nsa si era installata. Nel Justus Lipsius, ogni singola delegazione europea dispone di spazi privati, con linee telefoniche e collegamenti internet. Gli Stati Uniti avrebbero inoltre spiato gli uffici Ue a New York e a Washington.
Almeno sei paesi della Ue, Italia, Germania, Francia, Danimarca, Olanda e Spagna, collaborano con gli Usa nella raccolta di dati personali da passare alla Nsa in virtù di accordi internazionali di intelligence. Lo rivela il Guardian citando un ex luogotenente della Marina Usa che ha lavorato per la Nsa dal 1985, Wayne Madsen, ex luogotenente della Marina americana. Ma poi l'articolo, si legge sul sito, è stato rimosso per un'indagine. Secondo il Telegraph alla base della rimozione l'inaffidabilità della fonte, Wayne Madsen. Si tratta della stessa persona che, a quanto sembra, tempo fa sostenne che il presidente Barack Obama fosse gay.
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