VENEZIA - E' rimasta a Venezia, nonostante dalla mezzanotte sua diventata una donna libera, Katharina Miroslawa, 51 anni, l'ex ballerina polacca condannata nel '93 a 21 anni e 6 mesi quale mandante dell'omicidio l'industriale Carlo Mazza.
''Sono ancora qui - racconta - perché devo fare un sacco di cose prima di partire per l'Austria''. Una partenza, dice, ''prevista a giorni, al piu' presto''. ''Devo sistemare tutto - spiega - a cominciare dai miei libri. Mi sento frastornata''.
''Io non scappo via - continua l'ex ballerina - .Ci rivedremo, non è un addio''. Nel suo primo giorno da donna libera non nasconde l'amarezza. ''Ho vissuto tutta la vicenda dell'omicidio da protagonista - sottolinea - pur non essendo né l'artefice né null'altro''. Il suo primo obiettivo, racconta ancora, è finire presto il suo libro.
''Si chiamera' 'Peccati' - annuncia - e spiegherà la mia storia. Finalmente dirò quello che sentivo, i miei pensieri più intimi, quello che succedeva dentro di me''.
Katharina Miroslawa stamane ha sentito anche il suo legale, Paolo Righi, che racconta i prossimi passi giudiziari. ''La signora mi ha dato l'incarico di portare avanti la revisione del processo - annuncia Righi - Sto studiando come rifare le indagini difensive che erano state fatte in precedenza''. L'obiettivo e' quello di raccogliere le testimonianze ''a riscontro della tesi del marito, che scagionava Miroslawa''.
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