ROMA - Aveva una pistola a tamburo smontata nel suo bagaglio a mano. Per questo una hostess americana di circa 60 anni è stata arrestata all'aeroporto di Fiumicino. La donna è stata trovata in possesso anche di una quarantina di proiettili, di cui cinque già esplosi. L'hostess ha soggiornato a Roma nei giorni in cui nella Capitale si è verificata una serie di gambizzazioni: si indaga per verificare gli eventuali legami.
L'hostess quando è stata arrestata dagli agenti della polizia di frontiera all'aeroporto di Fiumicino era in servizio su un volo della US Airways da Roma a Charlotte (North Carolina). Al rinvenimento dell'arma, una pistola a tamburo modello "Sig Sauer" calibro 40, si è giunti durante i controlli di sicurezza a cui vengono sottoposti gli equipaggi. Poco prima di sottoporsi alle ispezioni di rito, la donna, di cui si conoscono le iniziali J.J., è stata vista compiere strani movimenti all'interno del suo bagaglio a mano.
Questo ha pertanto insospettito gli agenti addetti ai controlli di sicurezza, che hanno scoperto la pistola. Alle domande degli inquirenti, l'hostess ha risposto che l'arma l'aveva portata a Roma dagli Stati Uniti dove, stando al suo racconto, i controlli sugli equipaggi in partenza vengono fatti a campione.
Arrestata per porto d'arma abusivo, l'hostess è stata quindi trasferita nel carcere di Civitavecchia. Sarà a questo punto proprio la Procura della Repubblica di Civitavecchia, che ha aperto un'indagine, a cercar di far luce sulla vicenda e sui motivi per i quali la donna avesse con sé una pistola, seppur smontata. Da chiarire poi, attraverso appositi esami, quando quei colpi siano stati esplosi.
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