MILANO - Il collegio giudicante del processo a Berlusconi |
Questa mattina inoltre la difesa di Berlusconi ha presentato un paio di memorie, una delle quali di commento sulla testimonianza resa in aula da Ruby al processo gemello, e documentazione giurisprudenziale. Il collegio ha anche vietato ulteriori riprese con smartphone e tablet a giornalisti e operatori in quanto la Rai, in qualità di servizio pubblico, al momento della sentenza trasmetterà via satellite il segnale in modo tale che le emittenti che ne hanno fatto richiesta possano collegarsi con l'aula.
Infine dopo che il pm Sangermano, in aula a fianco del procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati, su domanda del presidente del tribunale Giulia Torri, ha spiegato che l'accusa non ha nulla da osservare e "questo ufficio non intende replicare", è stata dichiarata chiusa la discussione dibattimentale e i giudici si sono ritirati per decidere.
"Qual è il significato della presenza del Procuratore Capo Bruti Liberati nell'aula del tribunale di Milano? E' infatti inusuale e molto singolare quanto sta accadendo: lo dobbiamo interpretare come un 'segnale' al collegio giudicante? Se così fosse, sarebbe preoccupante. Finora il procuratore Bruti Liberati non ha partecipato alle udienze dibattimentali e solo oggi sceglie di essere in aula. Non crediamo alle coincidenze". Lo afferma il capogruppo del Pdl in Commissione Giustizia alla Camera, Enrico Costa.
"Ci sono fatti che hanno una forte valenza simbolica, nei confronti dei cittadini, dei media, e soprattutto di chi si prepara a giudicare. Come mai, oggi e proprio oggi, il procuratore capo Bruti Liberati, nell'imminenza della sentenza, ha ritenuto di essere presente in Aula?". Lo afferma Daniele Capezzone, Presidente della Commissione Finanze della Camera e Coordinatore dei dipartimenti Pdl.
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