domenica 23 giugno 2013

Islamisti rivendicano massacro di 9 turisti stranieri e di una guida locale in un rifugio del Kashmir, alla base del Nanga Parbat

                                      Un campo base di Fairly Meadows, con sullo sfondo il Nanga Parbat: siamo in Kashmir
ISLAMABAD - Un commando armato di origine sconosciuta ha ucciso oggi dieci turisti stranieri residenti in un rifugio della regione del Kashmir (contesa dall'India), che i pakistani chiamano provincia settentrionale di Gilgit-Baltistan, fuggendo prima dell'arrivo della polizia. Lo riferisce Samaa Tv. L'attacco e' avvenuto alle 22 di sabato (19 in Italia) nell'area di Fairy Meadows, campo base per l'ascesa alla vetta del Nanga Parbat, nona piu' alta vetta del mondo nell'Himalaya (8.126 metri). In base alle prime informazioni le vittime sarebbero cinque ucraini, tre cinesi, un cittadino lituano e un pakistano, che era la loro guida. Unturista cinese è sopravvissuta all'attacco e ha dato l'allarme. Funzionari hanno detto che la zona dove è avvenuta la strage è quasi inaccessibile, lontana e profonda nelle montagne. Non c'è un collegamento su strada ed è accessibile solo da muli, cavalli o a piedi. La polizia sta ora impiegando elicotteri-
Il vice ispettore generale della polizia di Gilgit, Ali Sher, ha indicato che ''l'incidente è avvenuto subito dopo la mezzanotte, quando sconosciuti terroristi hanno fatto irruzione nell'hotel sparando ai turisti che vi si trovavano''. La zona dove è avvenuto l'attacco ''è remota ci vorrà tempo per determinarne l'origine. Ma non c'e' dubbio che si tratti di un atto di terrorismo''.
Un portavoce ha precisato che gli aggressori, per non destare sospetti, vestivano uniformi dei 'Gilgit Scout' una forza paramilitare appartenente alle Guardie di Frontiera pachistane. Dopo essere entrati nel rifugio, ha aggiunto la fonte, i militanti hanno radunato tutte le persone presenti portandole in un luogo appartato, e dopo averle identificate e derubate di tutto quanto di prezioso avessero, compresi i passaporti, ne hanno uccise dieci.
La strage di turisti stranieri è stata rivendicata dal movimento estremista islamico talebano Jandullah. In un messaggio il portavoce del movimento, Ahmed Marwat, ha detto: ''Abbiamo realizzato l'attacco perché i turisti erano degli infedeli e nemici dei musulmani''. Gli uomini armati hanno legato staff pakistano locale e ha detto loro di non tentare di dare l'allarme fino al mattino. Gli aggressori avrebbero poi preso soldi e passaporti degli stranieri prima di sparare contro di loro. La zona remota  nel distretto del Diamer è stata chiusa e una caccia all'uomo è in corso.
Gli escursionisti prevedevano di scalare il Nanga Parbat, nei prossimi giorni. Altri 40 alpinisti sono attualmente segnalati sulla montagna e dovranno poi tornare a quel campo base.


Gilgit-Baltistan, che confina con la Cina, era stata considerata una delle zone più sicure sotto controllo pakistano.Tuttavia, negli ultimi anni ha subito una serie di attacchi da parte di militanti rivolte sciita minoranza musulmana del Pakistan.La zona è famosa per le sue bellezze naturali e la città principale di Gilgit è visto come un gateway per le catene montuose dell'Himalaya e del Karakorum.

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