domenica 9 settembre 2012

La faida di Scampia: ucciso il fratello del boss Arcangelo Abete


NAPOLI - Un pregiudicato 42enne, Raffaele Abete, è stato ucciso in un agguato questa notte a Scampia. Abete è stato raggiunto dai sicari all'uscita di un bar e colpito tre volte alla testa. Il pregiudicato era fratello del boss detenuto Arcangelo Abete, capo dell'omonimo clan.Secondo la ricostruzione della squadra mobile, che conduce le indagini, Raffaele Abete era appena uscito dal bar ''Zeus'', in via Roma verso Scampia, quando sono sopraggiunti i sicari, almeno due, che hanno aperto il fuoco da distanza ravvicinata, mirando alla testa.
Tre le esplosioni avvertite da alcuni testimoni. Il pregiudicato e' morto prima dell'arrivo dell'ambulanza del 118. La salma di Abete e' stata trasferita al II Policlinico per l'esecuzione dell'autopsia, su disposizione del pm. La vittima dell'agguato aveva precedenti penali per associazione per delinquere e rapina ed abitava al lotto TA di via GhisleriIl gruppo camorristico degli Abete e' alleato ai Notturno-Abbinante ed e' quello degli ''scissionisti'' di Scampia, adesso contrapposto al clan di via Vanella Grassi in quella che viene definita la nuova faida di Scampia. L'agguato di questa notte potrebbe costituire la risposta del gruppo della Vanella Grassi agli ''scissionisti''.
Periferia nord di Napoli. La stessa che nel 2004 è stata al centro della sanguinosa faida tra i due cartelli criminali dei Di Lauro e degli scissionisti. Ne parlava tutt'Italia e ispirò prima il libro e poi il film «Gomorra». Con i capi storici assicurati alla giustizia, quelli che un tempo erano i gregari hanno avuto finalmente lo spazio per mettersi in mostra, per conquistare quel potere che prima era di altri. Ma vediamolo questo nuovo scenario. I due punti di riferimento sono sempre i due cartelli riconducibili ai Di Lauro e agli scissionisti degli Amato-Pagano. Del primo ne fanno parte le famiglie dei Magnetti, dei Petriccione e dei Leonardi, degli scissionisti fanno parte anche i Mennetta, quelli che negli ambienti criminali vengono ora definiti i «girati» di Vanella Grassi, dal nome della strada di Secondigliano dove fanno valere il proprio dominio. «Girati», perché provenienti dalla fazione opposta.
l principale interesse criminale è lo spaccio e viene effettuato principalmente in alcune strade di Secondigliano: via Vanella Grassi, via Dante, via Roma verso Scampia, nel Rione dei Fiori (storica roccaforte dei Di Lauro) e in via Cupa dell'Arco. 
Dall'altra parte ci sono gli scissionisti che si rifanno alle famiglie Amato-Pagano. In questo contesto operano altre quattro famiglie: gli Abete, gli Abbinante, i Notturno e i Marino a cui apparteneva Gaetano (il boss che era andato in tv con la figlia a vederla cantare) uccisoa Terracina. In questo caso, il territorio d'influenza è il quartiere di Scampia.
Una fetta di città da prendersi a tutti i costi e senza esclusione di colpi, tanto da innescare una nuova ondata di omicidi. Il primo episodio di questa nuova faida, come qualcuno la definisce, è l'uccisione il 21 giugno scorso a Barra di Ciro Abrunzo e Franco Gaiola. Il primo, vero obiettivo dei sicari, è imparentato con gli Abete: nelle logiche criminali è un delitto «eccellente», che non può rimanere impunito. Ma la lista degli omicidi continua: quattro giorni dopo a Miano viene ammazzato il diciottenne Marco Riccio, ritenuto legato ai Petriccione-Magnetti; passano due settimane e a Scampia si torna a sparare. A cadere sotto i colpi dei sicari è Alfredo Leonardi, vicino al gruppo di Vanella Grassi. La risposta tre giorni dopo: a morire è Vincenzo Ciletti, uomo degli Abete-Abbinante. L'ultimo clamoroso omicidio è appunto quello di Gaetano Marino, detto «Moncherino». Marino, 48 anni, era il fratello di Gennaro, detenuto in regime di carcere duro, considerato l'artefice della secessione dai Di Lauro. Omicidio eclatante, compiuto in trasferta e lontano dalle strade del quartiere, forse un segnale chiaro e forte per tutti. Gaetano Marino è stato crivellato di colpi mentre si trovava in vacanza con la famiglia a Terracina ed era appena risalito dalla spiaggia.
Ed ora un altro nome eccellente si aggiunge alla lista degli uccisi. E la storia non finirà qui.

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