PARMA - Il gruppo dei “grillini” guidato dal nuovo sindaco Federico Pizzarotti sta sconvolgendo la politica italiana, e forse anche la sua economia: il primo cittadino sta meditando l’introduzione di una moneta locale parallela all’euro per aggirare la stretta creditizia e rilanciare il made in Parma.
I debiti del comune sono una voragine, 600 milioni di euro. E visto che le banche non sarebbero disposte a rinegoziare i debiti con la neo giunta si è pensato a un piano B. Stando al sito de Linkiesta sono in corso contatti tra Pizzarotti e due economisti della Bocconi Massimo Amato, professore di storia economica, e Luca Fantacci, docente di storia, istituzioni e crisi del sistema finanziario. I due docenti avrebbero messo a punto un piano per una moneta parallela all’euro che rafforzerebbe il made in Parma.
In questo modo si creerebbe un sistema di scambio simile al baratto per bypassare la stretta creditizia, senza più interessi privati. Pizzarotti ancora non si espone perchè prima vuole vedere di persona il bilancio comunale.
La città emiliana, se mai dovessere mettere in atto questa nuova politica economica, si allineerà a Nantes: nella città della Loira è in corso una sperimentazione simile che sembra avere successo. Tanto che il sindaco Jean Marc Ayrault, promotore della moneta locale, è ora al governo di Hollande come premier.
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