ROMA - Il governo dà i suoi numeri sull'Imu e attraverso un'analisi sui dati in possesso dal catasto scopre le carte sulla nuova tassa sugli immobili e, sorpresa, in molti casi sarà addirittura meno cara della vecchia Ici. Il sottosegretario all'Economia Vieri Ceriani ha convocato la stampa per illustrare meglio la situazione. "Il 30% dei proprietari di immobili - dice - sarà esente dal pagamento mentre il restante 70% pagherà in media 200 euro".
Certo, la differenza è tra lo zero della situazione precedente che vedeva eliminata l'imposta sulla prima casa. Ma carte alla mano l'Imu non sembra più quello spauracchio che molti si aspettano. A rendere meno amara la medicina sono le detrazioni volute dal governo Monti che sono più alte della precedente Ici. Duecento euro sulla nuova tassa contro i 103 della precedente da sottrarre all'imposta sulla prima casa. Chi ha dei figli può aggiungere 50 euro di detrazione per ogni membro della prole.
I conti fatti dal governo tengono conto di un'aliquota del 4 per mille, la media Ici dei comuni è però leggermente più alta, siamo attorno al 4,8 per mille. Stando ai grafici forniti dal sottosegretario Ceriani la nuova Imu diventa più pesante rispetto all'Ici solo quando la rendita catastale supera gli 800 euro.
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