domenica 20 maggio 2012

G8: sulla crescita l’asse Obama-Monti-Hollande isola la Merkel. A Bruzelles il 23 si parlerà di eurobond


CHICAGO - "Il nostro imperativo è promuovere la crescita e l'occupazione": il comunicato finale del G8 non lascia dubbi. Si apre con un'affermazione che certifica la vittoria dell'asse Obama-Hollande-Monti. Passa la linea di chi chiede all'Europa di affiancare una robusta "agenda per la crescita" alla pur necessaria azione di risanamento dei conti pubblici. Se non proprio la 'grande sconfitta' di questo vertice, la cancelliera Angela Merkel - finora paladina e custode del rigore - a Camp David si è dovuta arrendere e prendere atto della fine dell'era 'Merkozy', quella dell'austerity estrema.
Il presidente francese Francois Hollande proporrà l'introduzione degli Eurobond al summit Ue straordinario del 23 maggio a Bruxelles. Lo ha detto a conclusione della riunione del G8 a Camp David.

"Con Hollande e Monti si apre l'opportunità di un approccio comune per risolvere la crisi e i problemi dell'Eurozona", commenta uno dei più stretti consiglieri della Casa Bianca, con l'amministrazione Obama che sembra raccogliere i frutti di tanti mesi di pressing sul Vecchio Continente. Pressing per mettere in campo misure più efficaci per ridare fiato alla ripresa, per non uccidere la flebile ripresa e scongiurare ripercussioni sull'economia a stelle e strisce. Di crescita, ha assicurato Monti, parleranno i leader Ue nel cruciale vertice del 23 a Bruxelles, con il premier che ha inserito anche gli eurobond e i project bond tra le "piste concrete" da seguire, seguito subito - come si è appena visto- da Hollande. 

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