Giuseppe Niglio e Moukthar Rihai |
CASTELLABATE - È in carcere da ieri pomeriggio l’uomo che ha assassinato a coltellate Giuseppe Niglio, 60 anni. L’omicida è un tunisino di 49 anni, Moukhtar Rihai.
All'origine del delitto di Giuseppe Niglio vi sarebbe un tentativo di violenza sessuale nei confronti della figlia di Moukhtar Rihai. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri , Niglio ieri mattina avrebbe fatto salire a bordo della propria auto la figlia 16enne del cittadino tunisino. Dopo essersi appartato in un luogo isolato nei pressi della diga dell'Alento avrebbe tentato di violentare la minorenne desistendo dall'intento a causa della violenta reazione di quest'ultima.
Giunta a scuola la ragazza ha chiamato i genitori che hanno condotto la figlia presso il pronto soccorso dell'ospedale di Vallo della Lucania (Salerno). Qui, confermata, la tentata violenza da parte dei sanitari del nosocomio, il padre della ragazza sarebbe tornato a Castellabate per farsi giustizia da solo.
Incontrato per strada Giuseppe Niglio lo ha aggredito e colpito con otto coltellate, l'ultima delle quali davanti al portone della stazione dei carabinieri di Santa Maria di Castellabate. Immediatamente bloccato dai militari dell'Arma, l'uomo è stato interrogato e trasferito presso il carcere di Vallo della Lucania. Giuseppe Niglio, è morto per le ferite ricevute durante il trasporto presso l'ospedale di Agropoli.
La vittima residente a Castellabate, sposato con due figli, era un pescatore: domani avrebbe dovuto presenziare al matrimonio di uno dei figli. Anche Rihai è un pescatore: e i due si conoscevano da tempo.
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