sabato 12 novembre 2011

Berlusconi a palazzo Grazioli presiede l’ufficio di presidenza del Pdl. “La sinistra non vuole Gianni Letta nel nuovo governo”. Urla contrapposte davanti a palazzo Grazioli


Contestatotri davanti a palazzo Chigi
ROMA - Silvio Berlusconi ha raggiunto alle 19 Palazzo Grazioli da palazzo Chigi dove si è svolta ‘ultima riunione del cosiglio dei ministri ed è stato pesantemente contestato da una parte della folla che urlava 'buffone, buffone' al passaggio della sua automobile. 
Diversi ministri durante la riunione del Cdm di oggi hanno rivolto a Berlusconi: non dimetterti, non andare al Quirinale. Ma il premier, riferiscono le stesse fonti, avrebbe replicato di essere dispiaciuto certo, ma di doverlo fare: "Devo andare al Quirinale....".
Berlusconi ha ringraziato sentitamente i colleghi di Governo per il proficuo ed intenso lavoro compiuto ed ha rivolto un ringraziamento particolare al sottosegretario Gianni Letta


Silvio Berlusconi è stato contestato all'uscita di palazzo Chigi dalla folla radunata che gridava: "Vattene, vattene ladro". Tante le persone corse dietro alle auto di scorta del premier. Davanti al Quirinale, dove il presidente del Consiglio è atteso per ufficializzare le dimissioni, sono riuniti centinaia 
di cittadini accompagnati da un'orchestrina per festeggiare cantando l'Alleluja di Handel



Urla e fischi dalla folla accalcata davanti a Palazzo Chigi, contro il ministro per le Politiche alla gioventù Giorgia Meloni. Il ministro è uscito tra la folla a Piazza Colonna ed è stata aggredita verbalmente dai cittadini, molti dei quali urlavano "vai a fare anche tu il bunga bunga". 
La sinistra non vuole che Gianni Letta faccia parte del nuovo governo. Lo ha detto Silvio Berlusconi durante l’ufficio di presidenza del Pdl a palazzo Grazioli, a quanto raccontano, nel corso dell'ufficio di presidenza del Pdl, parlando dell'ipotesi che l'attuale sottosegretario faccia parte di un esecutivo tecnico guidato da Monti.


Scontri di cori tra i fan e i contestatori del premier, Silvio Berlusconi, fuori da palazzo Grazioli, dove è in corso l'ufficio di presidenza del Popolo della libertà. I supporter del Cavaliere hanno risposto intonando l'inno di Mameli al 'Bella ciao' dei contestatori. Alcuni, tra i contestatori, sono stati identificati dalle forze dell'ordine. 



Il premier Silvio Berlusconi era rientrato a palazzo Grazioli accolto dai suoi sostenitori: "Silvio, Silvio!"; "libertà, libertà!": questi i cori che avevano convinto il presidente del Consiglio ad affacciarsi dal cancello salutando a braccia alzate i suoi supporter. "Eroe di libertà, lotta per noi!" e "c'è solo un presidente" recitano due striscioni tenuti da numerose persone, che aspettavano il premier dietro la barriera, composta da una decina di fioriere, posta a protezione del portone d'ingresso. "Siamo qui per dire al nostro presidente che, nonostante il momento, l'Italia più giovane è con lui - afferma una ragazza - le sue dimissioni sono per noi una pugnalata"


Il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna, entrando a palazzo Grazioli, risponde con un sguardo di sfida al grido "era ora, vai a casa". Il ministro aveva risposto diplomaticamente scendendo dall'auto: "stiamo andando a casa". Pronta la replica dell'altra donna: "sì, però adesso restaci".

Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, entrando nella residenza romana di Silvio Berlusconi, ha risposto al coro "buffone, te ne devi andare" alzando il dito medio.

Contestata il ministro Meloni
Urla e fischi dalla folla accalcata davanti a Palazzo Chigi, contro il ministro per le Politiche alla gioventù Giorgia Meloni. Il ministro è uscito tra la folla a Piazza Colonna ed è stata aggredita verbalmente dai cittadini, molti dei quali urlavano "vai a fare anche tu il bunga bunga". 
Poi Berlusconi, elntro le 20:30, andrà al Quirinale..

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