domenica 23 ottobre 2011

Tragedia a Gp della Malesia: è morto Marco Simoncelli


Il momento dell'incidente: Simoncelli cade, le altre moto lo investiranno
Marco Simoncelli
SEPANG (Malesia) - Marco Simoncelli è morto per le conseguenze del grave incidente nel quale e' rimasto coinvolto sulla pista di Sepang nel Gp della Malaysia. A dare la notizia e' stato il responsabile della comunicazione della Dorna. Simoncelli, 24 anni, era giunto in arresto cardio circolatorio al centro medico della pista. Nell'incidente sono rimasti coinvolti oltre a Simoncelli (Honda), Colin Edwards (Yamaha) e Hiroshi Aoyama (Honda). L'incidente è avvenuto al 2° giro del Gp di Malesia. L'italiano della Honda è rimasto appeso alla moto che attraversava la pista, chiudendo la strada ad Alvaro Bautista, che è riuscito a passare, mentre Colin Edwards e Valentino Rossi non sono riusciti a evitarlo. Simoncelli è stato colpito alla testa e ha perso il casco, restando immobile sulla pistaValentino Rossi, che non e' caduto. Il pilota romagnolo era stato trasportato in elicottero in ospedale dopo essere stato portato al centro medico della pista in ambulanza. Incredulità e sgomento dei piloti e di tutti i team dopo aver appreso la notizia. La gara è stata annullata
Simoncelli immobile sulla pista
Il momento in cui Simoncelli cade dalla moto
''E' una bruttissima giornata per tutti noi, Marco l'ho visto cadere, con la sua moto che andava verso l'interno e le altre che lo colpivano''. Cosi' il pilota della Ducati Nick Hayden commenta, intervistato da Italia 1, la morte di Marco Simoncelli. ''All'uscita di una curva gli e' scappato il treno posteriore - dice ancora un Hayden visibilmente scosso - e probabilmente ha cercato di controbilanciare la moto e non ce l'ha fatta. Quando si e' uno sopra l'altro c'e' poco da fare''.


Chi era "Sic"
Nato a Cattolica il 20 gennaio 1987, ma residente a Coriano (Rimini), Marco comincia a correre giovanissimo, già a sette anni nelle minimoto. La passione del giovane Simoncelli viene aiutata in ogni modo dalla famiglia, con Paolo, il padre (presente sul circuito di Sepang), che arriverà a chiudere la sua attività commerciale per seguire la carriera del figlio.

Gli esordi
Simoncelli, per il paddock "il Sic", diventa campione europeo della 125 nel 2002 e nello stesso anno debutta nel mondiale 125 nella gara di Brno in Repubblica Ceca. Il primo campionato completo per Simoncelli è nel 2003, dove, sempre nella ottavo di litro termina 21/o. Andrà meglio l'anno successivo, nel 2004, quando, sempre in 125, Marco chiude all'11/o posto. Il 2005 è l'ultimo anno nella ottavo di litro, e Marco ottiene una vittoria (nella prima gara a Jerez), un secondo posto in Catalogna e 4 terzi posti. Alla fine del campionato 2004 sarà quinto e deciderà il passaggio in 250 con la Gilera.

Campione nella 250 a Sepang, la sua ultima pista
Nel 2006, nella quarto di litro, Simoncelli impiega un po' di tempo per ambientarsi. Le prime soddisfazioni arrivano nel 2007, mentre il titolo iridato Marco lo conquista nel 2008, sulla pista di Sepang, quella che lo ha visto finire la carriera nel peggiore dei modi.
La stagione 2009 inizia in salita per Marco Simoncelli, che si infortuna a una mano prima dell'inizio della stagione e per questo sarà costretto a saltare la prima gara. Alla fine, nonostante i buoni risultati (6 vittorie e 3 terzi pisti), chiudera' il suo anno da campione del mondo in carica con un terzo posto.

L'arrivo nella MotoGp
L'anno successivo è la volta della Motogp, Marco Simoncelli debutta nei test di Valencia con il Team di Fausto Gresini. Lo scorso anno è stata la stagione di rodaggio per Marco, che ha chiuso in ottava posizione il mondiale. Simoncelli è approdato alla Motogp come pilota ufficiale, direttamente sotto contratto HRC, ma appoggiato alla struttura di Fausto Gresini. Lo stesso status aveva quest'anno e avrebbe avuto anche l'anno prossimo, a testimonianza di quanto la Honda credesse nel suo talento.
Nonostante gli errori di quest'anno e le cadute, alcune delle quali hanno coinvolto altri piloti, come Dani Pedrosa a Le Mans, Marco aveva ottenuto due podi in questa stagione. Un terzo posto in Repubblica Ceca e un secondo posto nella scorsa gara di Phillip Island.

Sempre schietto con un fisico statuario
Marco Simoncelli, che si era diplomato in gestione delle comunità alberghiere, è sempre stato un pilota schietto e disponibile. Il suo carattere da combattente lo ha sempre contraddistinto nei duelli in pista. Famosa la frase del suo amico/rivale Valentino Rossi che aveva detto di Marco: "Fare un duello con lui è come andare a fare a botte con uno più grande di te, sai che le prendi". In effetti il fisico ha sempre contraddistinto il Sic. Troppo grande per la 125 e per la 250 in entrambe le categorie si dovette lavorare per costruire dei 'codini' più lunghi solo per lui e la stessa cosa e' stata fatta anche dalla Honda per permettere a Marco di potersi stendere bene sulla moto in rettilineo.

L'altra sua passione: le carte
Appassionato di carte da gioco, Simoncelli sfidava spesso giornalisti e meccanici a tre sette e sul tavolo da gioco era spontaneo come lo era in pista. Marco, infatti, nonostante le contestazioni dei suoi colleghi per la sua guida aggressiva, ma mai scorretta, ha sempre risposto direttamente alle critiche, senza alcun timore reverenziale. 

Con la perdita di Marco Simoncelli, salgono a tre i piloti deceduti in gara nell'era moderna del mondiale (Daijiro Kato il 20 aprile del 2003 a Suzuka, Shoya Tomizawa il 5 settembre 2010 a Misano Adriatico e Marco Simoncelli, oggi, 22 ottobre 2011).

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