venerdì 28 ottobre 2011

Tunisia: incendiato il tribunale di Sidi Bouzid. Decretato il coprifuoco notturno


Un'immagine degli incidenti a Sidi Bouzid

TUNISI - Alta tensione in Tunisia dopo i violenti disordini a Sidi Bouzid. Il governo ha imposto il coprifuoco notturno nella città, dove una folla di manifestanti ha cercato di attaccare il palazzo del governatore e incendiato e saccheggiato il tribunale. Per disperdere i dimostranti la polizia è stata costretta a sparare in aria.
Le violenze a Sidi Bouzid non si sono fermate dopo la notte dei saccheggi. La rivolta è scattata per la cancellazione di alcune liste del partito Petition Popoulaire. Inizialmente era stata indetta una manifestazione pacifica, che aveva rispettato il programma il quale prevedeva una semplice protesta davanti alla sede del governatore.

Poi, come una fiammata, la violenza ha preso il sopravvento e centinaia di persone, soprattutto ragazzi, si sono dirette verso il tribunale, prendendolo letteralmente d'assalto, approfittando probabilmente della sorveglianza non sufficiente a fronteggiare un vero e proprio attacco. I manifestanti, travolto il dispositivo di sicurezza, hanno fatto irruzione nel tribunale saccheggiandolo e devastandolo e quindi hanno appiccato le fiamme.

L'attacco, però, potrebbe essere stato progettato anche da chi, con la protesta politica, poco o nulla aveva a che spartire perché alcuni manifestanti non hanno partecipato al saccheggio generalizzato, ma sono andati, dritti, mostrando quindi una perfetta conoscenza del Palazzo di Giustizia, vero i locali dove viene custodita la droga sequestrata (non se ne conosce la quantita') e l'hanno rubata. I giovani di Sidi Bouzid, nonostante il coprifuoco, hanno comunque detto che intendono portare la loro protesta a Tunisi, davanti al palazzo del primo ministro.

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