TUNISI - Occorrera' attendere domani per conoscere i risultati ufficiali delle elezioni svoltesi ieri in Tunisia per dare vita alla futura Assemblea Costituente, prima consultazione libera nel Paese maghrebino dopo 23 anni di regime autoritario e di plebisciti costruiti ad arte, e dopo i dieci mesi seguiti alla cacciata dell'ex presidente Zine el-Abidine Ben Ali, il 14 gennaio scorso, che sanci' l'avvio della Primavera Araba. In base ai primi dati ufficiosi che cominciano a circolare, tuttavia, si profila una conferma delle previsioni favorevoli ai filo-islamici moderati di 'Ennhada', che anzi avrebbero ottenuto un successo superiore alle attese.
Secondo fonti dello stesso partito, anziche' il 20 per cento delle preferenze quest'ultimo ne avrebbe conquistato oltre il 40, con punte del 50 o piu' in alcune circoscrizioni e tra i tunisini residenti all'estero. Se tali proiezioni appaiono in effetti di parte, va detto che le forze laiche hanno tuttavia gia' ammesso la vittoria degli avversari. "Ci inchiniamo alla volonta' popolare", ha commentato Maya Zribi, segretaria generale del Pdp, il Partito Democratico Progressista. "Con le cifre di cui disponiamo, constatiamo una tendenza a favore delle liste islamiche, e i limitati risultati conseguiti da parte nostra".
Secondo fonti dello stesso partito, anziche' il 20 per cento delle preferenze quest'ultimo ne avrebbe conquistato oltre il 40, con punte del 50 o piu' in alcune circoscrizioni e tra i tunisini residenti all'estero. Se tali proiezioni appaiono in effetti di parte, va detto che le forze laiche hanno tuttavia gia' ammesso la vittoria degli avversari. "Ci inchiniamo alla volonta' popolare", ha commentato Maya Zribi, segretaria generale del Pdp, il Partito Democratico Progressista. "Con le cifre di cui disponiamo, constatiamo una tendenza a favore delle liste islamiche, e i limitati risultati conseguiti da parte nostra".
Nessun commento:
Posta un commento