giovedì 27 febbraio 2014

L'esodo dal M5S: se ne va anche l'onorevole Tacconi

ROMA - Alessio Tacconi, deputato del Movimento 5 Stelle, ha comunicato la sua decisione di lasciare il gruppo del partito alla Camera. Tacconi ha inviato una mail al capogruppo D'Incà, pregandolo di smentire sue presunte irregolarità nella restituzione dello stipendio, altrimenti sarà vero "che anche il M5S usa la macchina del fango contro chi esprime opinioni sgradite".
Campanella: portavoce degli elettori - "Io sono disponibilissimo ad essere portavoce degli elettori, ma non sono disponibile ad essere portavoce di un padrone, anche se bonario e paternalistico". Così il senatore dissidente Francesco Campanella espulso dal Movimento 5 Stelle, intervenendo ad Agorà. "Ho contestato l'atteggiamento sostanzialmente padronale da parte del duo Grillo-Casaleggio - ha proseguito - Campanella evidenziando come manchi "un rapporto tra questi ultimi e i gruppi parlamentari". 
"Non c'è un rapporto stretto e fitto tra la massa dei parlamentari - ha ribadito l'esponente M5S Campanella - e Grillo o Casaleggio: loro due hanno rapporti con alcuni dei parlamentari, Crimi e Bottici per esempio, e poi con i gruppi di comunicazione che sostanzialmente fungono da cinghia di trasmissione tra loro e il resto del partito. 

"Espulsi per critiche a Grillo" - "Sostanzialmente il motivo per cui ci hanno espulso è il fatto di aver criticato Grillo - ha spiegato Campanella - . Ci stiamo ancora chiedendo perché siamo stati ufficialmente cacciati dal M5S. Ciò che con tutta evidenza li ha spinti a farci uscire è stata la sottoscrizione di quel comunicato in cui dicevamo che Grillo aveva sprecato l'occasione del colloquio con Renzi, perché non lo aveva indotto a dire che cosa voleva fare".

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