CATANIA, 12 febbraio - Una neonata è morta in ambulanza mentre veniva trasferita a Ragusa in quanto all'ospedale di Catania non c'erano posti disponibili. La piccola, nata in una clinica privata catanese, ha avuto problemi respiratori, ma è morta prima di poter essere ricoverata. La Procura di Ragusa ha aperto un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità mediche e sulla disponibilità di strutture cliniche non adeguate a Catania.
La neonata sarebbe entrata in crisi respiratoria dopo il parto, avvenuto regolarmente nella clinica privata "Casa di cura Gibiino" di Catania. Nella sala erano presenti, tra gli altri, il ginecologo di fiducia della donna, un anestesista, un rianimatore e un neonatologo.
I medici si sono accorti subito della gravità del quadro clinico della piccola e hanno contattato le Unità di trattamento intensivo neonatale di Catania per trasferire d'urgenza la neonata; tutte però erano piene, senza disponibilità di posti. E' stato così contattato il 118 che ha cercato e trovato una Utin disponibile all'ospedale Paternò-Arezzo di Ragusa.
La clinica ha quindi provveduto, con un'ambulanza privata, al trasporto della neonata a Ragusa, con al seguito i medici specialisti della struttura privata. Durante il tragitto, quando l'ambulanza era già in territorio della provincia di Ragusa, la piccola ha avuto una violenta crisi: i medici a bordo dell'ambulanza hanno tentato di rianimarla, ma la neonata è morta.
I medici presenti sull'ambulanza sono stati sentiti dalla polizia come persone informate sui fatti; il magistrato deciderà in seguito se disporre l'autopsia. Intanto a Catania, dopo la denuncia di familiari della piccola deceduta ai carabinieri, la Procura ha aperto un'altra inchiesta disponendo il sequestro della cartella clinica nella casa di cura.
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