CATANIA -16 febbraio - Sono nove gli indagati dalla Procura di Catania nell'ambito dell'inchiesta sulla morte della piccola Nicole, deceduta su un'ambulanza verso Ragusa per mancanza di posti letto negli ospedali della città. Tra loro medici della clinica Gibiino e personale Utin. Il reato ipotizzato è omicidio colposo.
"Avremmo dovuto organizzare una festa, invece stiamo per organizzare un funerale: dovevano uscire in tre dalla casa di cure, invece usciranno in due", ha detto il nonno di Nicole, la neonata morta in ospedale, entrando nella clinica Gibiino di Catania per fare visita alla madre della piccola. Il nonno di Nicole ribadisce che "la nostra famiglia non accusa alcuno, ma vogliamo soltanto chiarezza, verità e giustizia". "Ci affidiamo - aggiunge - alla magistratura, in cui abbiamo piena fiducia".
Sono state firmate, dunque, le dimissioni di Tania Laura Egitto, la mamma di Nicole. Il provvedimento è stato preso dai medici della clinica, secondo le procedure post partum. Le sue condizioni di salute sono state considerate infatti idonee alle dimissioni.
Sulla morte di Nicole la Procura di Catania ha effettuato "le valutazioni necessarie per ipotizzare responsabilità penali, ai fini del compimento di atti urgenti irripetibili". La Procura di Catania, dunque, vuole chiarire la "complessa serie di concause" che hanno causato il decesso. "Dal parto e dalle terapie effettuate nelle primissime fasi di vita della bambina", ma anche "modalità di reazione delle strutture centrali, a partire dal 118, nonché i tempi e le modalità di utilizzo dell'autoambulanza e la adeguatezza del personale del mezzo rispetto all'emergenza che si prospettava"
Nessun commento:
Posta un commento