CANBERRA, 26 febbraio - Decine di donne australiane, circa 40, fra cui le cosiddette "spose jihad", si sono recate segretamente in Iraq e in Siria per unirsi a gruppi terroristici. "Un numero crescente di giovani donne si unisce all'Isis, nonostante vengano usate come schiave del sesso e in alcuni casi come kamikaze", ha riferito in Parlamento il ministro degli Esteri Julie Bishop. "Raggiungono i mariti combattenti stranieri e cercano di trovare un partner", ha detto.
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giovedì 26 febbraio 2015
Quaranta le donna AUSTRALIANE fuggite in Siria e Iraq con l'ISIS
CANBERRA, 26 febbraio - Decine di donne australiane, circa 40, fra cui le cosiddette "spose jihad", si sono recate segretamente in Iraq e in Siria per unirsi a gruppi terroristici. "Un numero crescente di giovani donne si unisce all'Isis, nonostante vengano usate come schiave del sesso e in alcuni casi come kamikaze", ha riferito in Parlamento il ministro degli Esteri Julie Bishop. "Raggiungono i mariti combattenti stranieri e cercano di trovare un partner", ha detto.
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