ROMA, 5 gennaio - "Palazzo Chigi sembra uno di quei rioni in mano alla camorra dove nessuno sa nulla all'inizio e poi, alla fine, qualcuno parla per proteggere altri". Così, nell'Aula della Camera, il deputato Alessandro Di Battista (M5S) ha commentato la norma ormai nota come "Salva-Berlusconi". Il presidente di turno e collega di partito Luigi Di Maio lo ha redarguito con "il primo richiamo all'ordine dell'anno".
Di Maio ha invitato Di Battista "a rispettare le istituzioni" ma il deputato ha proseguito attaccando il premier, Matteo Renzi, e Denis Verdini: "Si è trasformato da rottamatore a protettore, e sta proteggendo qualcuno. Vi sono esponenti di Forza Italia e Nuovo Centrodestra che ci vengono a raccontare delle cose, anche perché noi del M5S possiamo denunciarle e loro non possono farlo. E chi sta proteggendo è Verdini. E' lui che ha fatto inserire la norma".
"Mettere in discussione che il governo abbia voluto introdurre delle norme per fare un favore a qualche persona, si chiamasse Berlusconi, o non Berlusconi, è veramente malafede, propaganda. Non è questo il governo che fa leggi ad personam", ha sbottato subito dopo il deputato del Pd Walter Verini, incassando gli applausi dei colleghi di partito.
Beppe Grillo interviene sul suo blog per difendere i vigili "malati" di Roma "dall'accanimento mediatico da parte del governo e dei giornali". "Serve a distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dalla vicenda di Mafia-Capitale (a proposito Marino e Poletti quando vi dimettete?) e a criminalizzare una categoria sul piano mediatico per agire con misure più restrittive nei confronti di una parte del pubblico impiego", spiega il leader M5s.
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