ROMA, 18 gennaio - Nel 2015 sono stati già dieci gli stranieri espulsi dall'Italia perché ritenuti pericolosi per la sicurezza nazionale. Si tratta di maghrebini, balcanici e mediorientali in contatto con Isis e Al Qaeda che vivevano soprattutto in Lombardia e Veneto. I loro nomi erano emersi durante l'attività investigativa del Ros dei carabinieri e dell'antiterrorismo. Nella seconda metà del 2014 altri tredici stranieri erano stati rimpatriati per le stesse ragioni.
Dieci persone ufficialmente imbarcate su voli di linea per motivi di sicurezza nazionale e per immigrazione clandestina, perchè con documenti non in regola, ma sui quali per gli 007 italiani gravano pesanti sospetti di terrorismo. A questi dieci nomi potrebbero presto aggiungersene altri: il Comitato analisi strategica antiterrorismo è al lavoro per valutare ulteriori liste di sospettati. Ci sarebbero ancora quattrocento identità da verificare con attenzione.Tra loro potrebbero esserci anche predicatori in missione in Italia per reclutare foreign fighthers, combattenti occidentali da spedire nei teatri di guerra, in primis in Siria.
A Roma il covo dei jihadisti in fuga?
Secondo il quotidiano Repubblica a Roma ci sarebbe una base jihadista pronta ad accogliere terroristi in fuga da altri paesi europei. L'ipotesi spunta dalla intercettazioni dell'organizzazione fermata in Belgio. E forse proprio nella capitale erano diretti i due fratelli marocchini provenienti dal Belgio e fermati al valico del Frejius, prima di Bardonecchia. In Italia dunque non solo di passaggio, come confermerebbero le telefonate tra componenti della stessa cellula formata da oltre che da marocchini anche da ceceni - sempre di fede musulmana - in cui si farebbe riferimento a contatti che avrebbero a disposizione basi sicure a Roma.
Secondo il quotidiano Repubblica a Roma ci sarebbe una base jihadista pronta ad accogliere terroristi in fuga da altri paesi europei. L'ipotesi spunta dalla intercettazioni dell'organizzazione fermata in Belgio. E forse proprio nella capitale erano diretti i due fratelli marocchini provenienti dal Belgio e fermati al valico del Frejius, prima di Bardonecchia. In Italia dunque non solo di passaggio, come confermerebbero le telefonate tra componenti della stessa cellula formata da oltre che da marocchini anche da ceceni - sempre di fede musulmana - in cui si farebbe riferimento a contatti che avrebbero a disposizione basi sicure a Roma.
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