ROMA, 14 gennaio - La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dei legali di Silvio Berlusconi confermando il divieto di espatrio per il leader di Forza Italia. "Nei confronti di Berlusconi è stata emessa una condanna penale. L'affidamento in prova ai servizi sociali non è una misura alternativa, ma una pena", scrivono i supremi giudici convalidando l'ordinanza con cui il Tribunale di Milano, il 25 febbraio 2014, respinse la richiesta di "espatrio senza autorizzazione". Respinta dunque la richiesta di Berlusconi di poter liberamente "recarsi in ogni altro paese dell'Unione Europea senza bisogno di alcuna autorizzazione specifica" e di "recarsi a Dublino nel marzo del 2014 per il congresso del Ppe".
Cassazione: faccia istanza a Farnesina o al Tar - Se il leader di FI ritiene che il divieto di espatrio contrasti con le norme comunitarie sulla libertà di movimento dei cittadini dell'Ue, la Cassazione suggerisce di sollevare la questione con "ricorso amministrativo al Ministro per gli Affari esteri o al Tribunale amministrativo regionale". Se non condivide la legge italiana che preclude l'espatrio a chi sta espiando una condanna, "è quella la sede in cui potrà essere valutata la compatibilità tra le diverse norme".
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