THIENE, 27 gennaio - I carabinieri del Ros hanno sventato il sequestro del figlio minorenne di Bernardo Bassan, il proprietario di un'azienda di import export di bevande e catering, specializzato nella produzione e commercializzazione di birre a Thiene. L'operazione ha visto impegnati anche i carabinieri di Vicenza e di Rovigo. In manette due veneti e un emiliano, arrestati in flagranza di reato. I tre sono stati bloccati mentre erano pronti a effettuare il colpo. L'intervento del Ros è scattato questa mattina poco dopo le sette quando la signora Bassan e il figlio stavano per uscire in auto da casa per recarsi a scuola. I malviventi sono stati bloccati mentre attendevano le loro vittime in un parcheggio vicino. Per rapire il giovane avrebbero simulato una rapina.
L'operazione di protezione partita da una segnalazione - L'operazione degli investigatori era stata coordinata e avviata da settimane senza che la famiglia Bassan ne fosse al corrente ma creandole attorno un cordone di protezione. All'origine dell'indagine il fermo di una rodigina, che avrebbe rifiutato proposte di affiliazione alla banda avanzate degli organizzatori del rapimento. Sarebbero stati dei gravi problemi finanziari dei tre arrestati all'origine del progetto di sequestro del giovane thienese.
Chi sono i criminali arrestati - Il leader del gruppo criminale, secondo la Procura, è un imprenditore padovano dell'area estense che conosceva la famiglia thienese e che aveva un cumulo di debiti anche con questa. Gli altri due arrestati sono padre e figlio residenti a Occhiobello (Rovigo) e Ferrara: il terzetto, rimasto in silenzio dopo le manette, sarebbe stato intenzionato a chiedere un riscatto tra uno o due milioni e aveva organizzato il nascondiglio del rapito in un casolare abbandonato.
Pochi per ora i commenti filtrati da casa Bassan. La signora si è detta incredula e ha chiesto ai carabinieri se tutto fosse reale o non si trovasse davanti a una sorta di film o di 'Scherzi a parte'. Il giovane non sarebbe riuscito a trattenere le lacrime.
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