BEIRUT - L'ospedale Al Hayat, dove è ricoverato Dell'Utri |
BEIRUT - Marcello Dell'Utri ha lasciato la sede del Comando della polizia a Beirut, dove era detenuto da sabato, ed e' stato ricoverato presso l'ospedale Al Hayat. Lo ha detto all'ANSA il suo avvocato libanese, Nasser Al Khalil. L'ex senatore rimane comunque agli arresti. Il nosocomio - ha rivelato una fonte locale - e' stato scelto perché dotato di un piccolo padiglione sorvegliato dalla polizia riservato ai detenuti. Il trasferimento in ospedale di Dell'Utri, che ha 73 anni e in passato è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici al cuore, è stato disposto dal procuratore generale presso la Corte di Cassazione, che segue il suo caso. L'alto magistrato, ha spiegato Al Khalil, ha preso la decisione sulla base di un referto stilato da un cardiologo che ha visitato Dell'Utri nel centro di detenzione e ha ritenuto necessario un monitoraggio continuo, anche se le sue condizioni non destano preoccupazioni.
Intanto le procedure per ottenere l'estradizione rischiano di complicarsi. Secondo indiscrezioni, a corredo della richiesta, il ministero della Giustizia dovrebbe allegare tutti gli atti tradotti in arabo del processo per concorso esterno in associazione mafiosa definito l'anno scorso dalla corte d'appello di Palermo con la condanna dell'ex senatore a 7 anni. La Procura generale si è mobilitata per recuperare il materiale, che è vastissimo: non si tratterebbe infatti solo dell'ultima sentenza, che comunque è lunga circa 500 pagine, e di tutti i verbali delle udienze e delle deposizioni dei testi sentiti al processo di secondo grado, ma anche, secondo un'interpretazione del trattato di estradizione Italia-Libano, dei due verdetti precedenti (il primo del tribunale e la prima sentenza d'appello poi annullata dalla Cassazione). Una mole enorme di carte - si tratta di una vicenda giudiziaria di vent'anni - che verrà trasmessa in via Arenula e poi tradotta.
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