ROMA - “Beppe Grillo e Silvio Berlusconi sono due facce della stessa medaglia". Lo ha detto Matteo Renzi a In mezz’ora in merito alle frasi pronunciate dai leader di Forza Italia e Movimento 5 Stelle sulla Shoah. "Uscite sbagliate e inaccettabili. Grillo e Berlusconi sono in campagna elettorale e non sono interessati alla frase in sé ma alla loro ripercussione", ha aggiunto il presidente del Consiglio. "L'elettorato di Berlusconi è limitrofo a quello di Grillo. La vicenda degli 80 euro hanno cercato di nasconderla, da professionisti della comunicazione quali sono".
"Conti in ordine: altro che coperte, abbiamo un piumone" - Parlando dei conti, Renzi ha assicurato che ci sono tutte le garanzie necessarie: "Altre che coperte, per le misure c'è un piumone. Il ministro Padoan è stato molto rigoroso e tutte le previsioni sono state abbassate, io gli sono grato". E ancora: "Il rigore dei conti pubblici italiani non ha paragone, i dati alla fine miglioreranno, avremo sorprese in positivo non in negativo".
"Berlusconi chiede modifiche sulle riforme? Ascolto tutti" - Sulle riforme il presidente del Consiglio ha affermato: "Sarei disonesto se dicessi che qualcosa non è accaduto. Berlusconi ha messo un paletto negativo poi l'ha recuperato e ha detto: 'Sono le nostre riforme'. Ha chiesto di cambiare alcune cose, io credo che sia legittimo ascoltare Berlusconi, Grillo e chiunque dica la sua. Anche la minoranza Pd che abbiamo ascoltata più volte. Sono tanti mondi e realtà diverse e ho grande rispetto".
"Berlusconi chiede modifiche sulle riforme? Ascolto tutti" - Sulle riforme il presidente del Consiglio ha affermato: "Sarei disonesto se dicessi che qualcosa non è accaduto. Berlusconi ha messo un paletto negativo poi l'ha recuperato e ha detto: 'Sono le nostre riforme'. Ha chiesto di cambiare alcune cose, io credo che sia legittimo ascoltare Berlusconi, Grillo e chiunque dica la sua. Anche la minoranza Pd che abbiamo ascoltata più volte. Sono tanti mondi e realtà diverse e ho grande rispetto".
Senato: “non abbiamo paura delle idee” - Renzi e apre alla discussione sull'elettività o meno del Senato, uno dei tre punti chiave del percorso riformatore insieme all'abolizione del Cnel e alla modifica del titolo V: "A fronte di riscrittura totale dello stato, troveremo una soluzione per quel problema. Oggi l'idea è che i consigli regionali individuano il loro rappresentante da inviare a Palazzo Madama. A me questo basta". Un tema sul quale sfida anche il 'partito dei professori': "Non è la mia riforma istituzionale ma il frutto del lavoro di molte persone e di mediazione tra i partiti. A me dà noia chi utilizza strumentalmente i temi non chi fa proposte. Il 5 faremo un seminario, credo ci saranno anche Rodotà e Zagrebesky, non abbiamo paura delle idee".
"Spero voto riforme 25/5, ma non mi impicco su data" - Sempre in tema di riforme, Renzi ha sottolineato: "Non mi impicco sulla data. Il governo lo ha già detto pensiamo che ci siano le condizioni e sarebbe un gesto molto bello. Sono 30 anni che ne parliamo se invece del 25 amggio arriva il 5 giugno non cambia niente".
"Premierato forte non è un problema, ma non parliamone ora"- "Il premierato è un problema? La cancelliera Merkel o il primo ministro inglese o la maggior parte dei capi del governo hanno dei poteri reali e non sono attentati alla Costituzione: io non ho difficoltà a discuterne ma aprire la discussione ora significa farsi del male, ora siamo ad un passo da chiudere un accordo", ha affermato.
"Non sottovalutiamo Forza Italia in campagna elettorale" - "Non sottovalutiamo Berlusconi perché tutte le volte che fa campagna elettorale si parte con i risolini e poi non si sa dove va", ha aggiunto il premier a "In Mezz'ora", commentando le parole del leader di centrodestra che dice che sarà un miracolo se FI arriva al 20%.
"Pd alle Europee sarà primo partito, Grillo smetta di urlare" - "I leader seri non si preoccupano dei sondaggi: non mi interessa come finisce, io penso che il Pd prenderà più voti dell'ultima volta e sarà il primo partito ma non sono ossessionato da questo", ha detto il premier in riferimento alle elezioni europee. "A chi vota Grillo dico: va bene ma ditegli di smettere di urlare e di venire a dare una mano per cambiare l'Italia", ha aggiunto.
"Mie riforme di sinistra, mi ispiro a Prodi e Berlinguer" - "Mi accusano di non essere di sinistra e di portare avanti riforme autoritarie ma faccio presente che le proposte dell'Ulivo e poi di Prodi erano in linea con la nostra e anche Berlinguer voleva il superamento del bicameralismo". Così Renzi ha replicato, anche sui tetti ai manager e sul numero delle donne, a chi l'ho accusato di essere poco di sinistra.
Emozionato per la canonizzazione dei Pepi - Renzi ha spiegato di essere stato emozionato nel partecipare alla canonizzazione dei due papi: "Da rappresentante delle istituzioni e da credente è stato particolarmente bello. Ho fatto le Gmg di Parigi e di Tor Vergata, eravamo chiamati i Papa boys".
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